Sarà una programmazione basata su “originalità, rarità e novità” quella che ha in mente per il Festival dei Due Mondi il nuovo direttore artistico, Monique Veaute.
Nella seduta di questo pomeriggio, il CdA della Fondazione Festival all’unanimità dei presenti ha ufficialmente nominato Monique Veaute direttore artistico del Festival di Spoleto. L’incarico avrà la durata di cinque anni a decorrere dal 1 agosto 2020.
Di fatto il consiglio di amministrazione presieduto dal sindaco Umberto de Augustinis ha ratificato quanto proposto da quest’ultimo e condiviso dal ministro dei Beni culturali Dario Franceschini.
Festival dei 2 Mondi, sarà Monique Veaute il nuovo Direttore Artistico | Si chiude l’era Ferrara
“Ringrazio i consiglieri della Fondazione Festival dei Due Mondi che, in data odierna, attraverso il loro voto hanno manifestato la loro fiducia nei miei confronti affidandomi l’incarico di Direttore artistico del Festival di Spoleto che guiderò a partire dal 2021″ esordisce Monique Veaute. “Desidero esprimere la mia gratitudine al Sindaco di Spoleto, Umberto de Augustinis, per aver proposto la mia nomina e all’On. Ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo, Dario Franceschini, per aver condiviso questa scelta”.
I progetti del nuovo direttore artistico del Festival
“Facendo tesoro dell’esperienza maturata all’interno della Fondazione Romaeuropa, che ho contribuito a creare, e tenendo in gran conto l’eredità lasciatami dal mio predecessore, Giorgio Ferrara, che ringrazio per il lavoro svolto in questi anni, – aggiunge il nuovo direttore artistico del Festival di Spoleto – affronterò questo mandato prestando particolare attenzione ai diversi linguaggi del contemporaneo e rispettando e valorizzando la vocazione internazionale del Festival dei Due Mondi. Si tratta di un ruolo di grande responsabilità, di un cammino nel grande universo della produzione artistica che intendo percorrere seguendo le linee guida tracciate dal Maestro Gian Carlo Menotti al fine di realizzare una programmazione basata su tre principi: originalità, rarità e novità. Seguire questi principi contribuirà ad accrescere la vocazione di attrattore culturale e sociale di Spoleto e del suo Festival”.