Non solo tagli alla scuola ma anche alla cultura ed in particolar modo per la lirica, promossi dal governo Berlusconi. A farne le spese sarà il Fus, il fondo unico per lo spettacolo, che dovrebbe passare da 455 a 378 milioni di euro. Di questo si è parlato durante un incontro presso il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, al quale hanno partecipato il ministro Sandro Bondi, il capo di gabinetto Salvo Nastasi, i soprintendenti delle fondazioni lirico sinfoniche e i sindaci delle città sede di tali enti.
Dal ministro Bondi è arrivato l'impegno ad adoperarsi “affinché venga reintegrato il Fondo Unico per lo Spettacolo”, come evidenzia anche una nota dello stesso ministero, ed “ha accolto nello stesso tempo la richiesta da tutti avanzata di una riforma complessiva e organica delle fondazioni liriche”.
Per quanto riguarda il Fus, attualmente quasi il 50% va ai teatri pubblici (che contano circa seimila dipendenti), mentre il resto alle altre attività sostenute dal ministero, vale a dire musica, danza, prosa, circo e cinema. Da una stima non ufficiale interesserebbe quindi circa 100mila addetti in Italia, per lo più precari e personale “stagionale”.
A fare le spese dei tagli, ovviamente, sarà anche il Teatro Lirico Sperimentale. Allo Sperimentale non nascondo l'allarme. In proporzione, infatti, i fondi saranno tagliati del 20%. Da 700mila euro, quindi, si dovrebbe passare a circa 560mila, per le cinque attività svolte dall'istituzione spoletina. cinque attività diverse: vale a dire il corso, il concorso, le iniziative all'estero, la stagione lirica e la stagione lirica regionale. La riduzione di circa 140mila euro, quindi, se confermata, sarebbe drammatica per il TLS, che si troverebbe costretto ad operare tagli sulle spese correnti, in primis sul personale. L'annuncio del ministro Bondi che ha detto che farà di tutto per reintegrare il Fus è stato comunque accolto con favore in tutta Italia ed anche a Spoleto.
E se per il Lirico ci sono timori, il Festival dei Due Mondi potrebbe essere invece riconosciuto come istituzione “protetta” dal titolare del dicastero dei beni culturali. Questa almeno sarebbe l'intenzione di Bondi. Per il 2009, comunque, la manifestazione fondata da Gian Carlo Menotti nel 1958 dovrebbe ricevere un finanziamento di poco superiore ai 2,5 milioni di euro. Circa 1,2 milioni proveniente dalla legge finanziaria, altrettanto dal Fus.
Nelle prossime ore il ministro si incontrerà a Roma con i sindacati per discutere della situazione, visto che il comparto – come detto – riguarderebbe circa 100mila addetti nel Paese. In proporzione, quindi, si potrebbe ipotizzare un taglio del 20% che si potrebbe ripercuotere su questi lavoratori, per lo più precari ed impiegati solo per pochi mesi l'anno. Alla riunione, che si terrà in un teatro della capitale, dovrebbe essere presenti i rappresentanti del Lirico Sperimentale e del Festival dei Due Mondi.