FESTIVAL DEI DUE MONDI: FERRARA ALLE STRETTE, ORA SI FA SUL SERIO. ANCHE LA CISL PRONTA A SCENDERE IN CAMPO - Tuttoggi.info

FESTIVAL DEI DUE MONDI: FERRARA ALLE STRETTE, ORA SI FA SUL SERIO. ANCHE LA CISL PRONTA A SCENDERE IN CAMPO

Redazione

FESTIVAL DEI DUE MONDI: FERRARA ALLE STRETTE, ORA SI FA SUL SERIO. ANCHE LA CISL PRONTA A SCENDERE IN CAMPO

Gio, 27/03/2008 - 00:38

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Doveva essere il Festival del rilancio e probabilmente lo sarà. Per il momento però sembra rimane il Festival della crisi, quello a cui la città, la Regione e persino il Ministero erano stati abituati. La notizia della prima causa civile promossa nei confronti della Fondazione, anticipata ieri da TO®, ha sollevato un vero pandemonio convincendo i membri del Comitato che forse è giunta l’ora di guardare meglio alle procedure seguite dai collaboratori di Ferrara. L’attenzione del Comitato si è spostata sulla delibera approvata dallo stesso nella seduta precedente all’insediamento del maestro Ferrara: in questa i consiglieri avevano fissato alcuni criteri da seguire per l’assegnazione di forniture di beni e servizi da parte della Fondazione. Criteri che, senza scomodare la Legge di contabilità generale dello Stato (alla quale però si richiama puntualmente la Corte dei Conti), erano più legati al buon senso e alla logica: come, ad esempio, diramare sempre una gara esplorativa alla quale invitare non meno di tre aziende, verificare il campo di attività delle società concorrenti, il fatturato e via scorrendo.

DIETRO FRONT Ora dunque si fa sul serio e il Comitato è deciso a giocare tutto il suo ruolo, forse fin qui sottovalutato da qualcuno (“quasi fossimo un Comitato d’onore” commentava ieri uno dei consiglieri), ma nella realtà dei fatti identico ad un vero e proprio Consiglio di Amministrazione. Con qualche grattacapo in più: ai tempi di Menotti, Francis, la Fondazione era, più o meno, una sorta di passa-carte, pardon di passa-soldi, con l'obbligo di verificare il consuntivo. Oggi invece a questa è stata demandata l’organizzazione del Festival e, di pari passo, la responsabilità di ognuno dei ‘magnifici 7” in capo alla Corte dei Conti. Da questo momento dunque tutto dovrà essere fatto alla luce del sole, o almeno tutto dovrà esser messo sotto i 14 occhi, occhiali esclusi, dei membri del Cda.Che ieri si ssarebbero telefonati per concordare una linea comune

LA VERTENZA GIUDIZIARIA Proprio l’annunciata causa civile – che starebbe per promuovere la Etheria Consulting, società specializzata nel campo del marketing e della comunicazione – ha innescato la miccia. Che solo il Maestro Ferrara potrà e forse dovrà spegnere, giustificando come mai la società tuderte sia stata dapprima coinvolta nel progetto Festival e poi messa alla porta senza una valida motivazione. La società aveva preso contatti già con alcune società operanti a livello nazionale e internazionale (tra le quali anche spoletine impegnate nel settore agroalimentare) ben disposte a supportare il progetto realizzato dalla titolare, Raffaella Gabetta. Forse è per questo che sul Bilancio previsionale approvato dal Comitato, alla voce “sponsor”, era stata indicata la cifra di “170mila euro a seguito di impegni verbali”: sono forse i contatti economici stabiliti dalla manager di Etheria? Difficile dirlo. Di certo la sostituzione della azienda tuderte con la torinese Mediavip S.p.A., annunciata solo ad una testata (la notizia è trapelata il 19 scorso solo sul sito newspettacolo.com – clicca qui – edito a Piobesi Torinese), ha creato alla Fondazione un problema che sembra ormai irrisolvibile e che potrà dirimere solo il Tribunale di Spoleto. Ma c’è di più, e questa è notizia dell’ultima ora che attende di esser confermata dall’avvocato Anna Rosa Sindico, dello studio Zaganelli di Perugia, legale di Etheria. Ebbene sembra che qualcuno, venuto in possesso della lista degli sponsor della Gabetta, si starebbe proprio in queste ore dando un gran da fare per tentare di concludere al più presto le trattative avviate a suo tempo da Etheria. Una situazione che, se confermata, sarebbe di una scorrettezza professionale gravissima, destinata a gettare discredito anche sulla stessa immagine del Festival.

LA CISL Intanto anche il sindacato di Bonanni, dopo quello di Epifani, si dice pronto a scendere in campo per vederci più chiaro sulla gestione delle risorse da far ricadere sul territorio. “Sto seguendo la vicenda dalle cronache dei giornali – dice il segretario territoriale Bruno Piernera – e devo dire che se queste rispodono a vero, la situazione è abbastanza difficile. Chiederemo quanto prima al maestro Ferrara di rispettare il ruolo di questa Città, dei suoi lavoratori e dei suoi abitanti. Non ci manca nulla, anche sotto il profilo delle professionalità, nè dobbiamo imparare nulla dagli altri. Ricordo un anedotto. Anni fa, quando il Festival era ancora gestito dal maestro Giancarlo Menotti, una Ambasciata voleva offrire una cena di gala portando il catering da Roma. A quella notizia il maestro, senza scomporsi, mandò a dire che non vi avrebbe partecipato. La spuntò lui e tutto fu organizzato dai ristoratori spoletini….voleva che persino i camerieri fossero presi fra quelli di Spoleto. Spero che questo piccolo, piccolossimo esempio possa illuinare la mente di chi oggi è chiamato a risollevare le sorti del Festival che sono, prima di tutto, le sorti di questa città”.

OCCHI PUNTATI SUL MAESTRO Inutile dire che gli occhi sono tutti puntati su Giorgio Ferrara che, almeno sotto il profilo artistico, gode ancora della incondizionata stima di tutti. Ma è probabile che il gravoso impegno di organizzare daccapo un evento internazionale lo costringa a non poter seguire con ugual attenzione tutti gli altri fronti. E delle due l’una. O coinvolgere i due vice presidenti (Massimo Brunini e Gilberto Stella) delegandoli a seguire alcuni aspetti dell’organizzazione, o abbandonare in fretta il ruolo di Presidente dedicandosi esclusivamente alla carica di Direttore Artistico. Stella ha già dimostrato di aver le doti per guidare la Fondazione, come gli ha riconosciuto anche Rutelli confermandogli il ruolo di vice presidente. Brunini quelle di aver guidato egregiamente una azienda non facile come il Comune. Insoma due figure amministrativamente valide e politicamente in grado di ascoltare meglio le esigenze del comprensorio e della stessa Regione. D’altra parte è più di una voce quella che vorrebbe il primo cittadino alla guida della Fondazione una volta terminato il mandato amministrativo.

IDENTITA’ SPOLETINA? Ironia della sorte, il Chiostro di San Nicolò ospietrà oggi pomeriggio (dalle ore 15) un convegno sul Festival nell’ambito delle manifestazioni per la Giornata della Memoria. Di grande attualità, a questo punto, la seconda parte, dal titolo “Festival dei Due Mondi e sviluppo della città: Siamo sulla buona strada?”. Chi se la sentirà di rispondere?

(Ca.Cer.)


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