L’archidiocesi di Spoleto-Norcia, con immensa gioia, si appresta ad accogliere il cardinale Dionigi Tettamanzi, arcivescovo emerito di Milano. Il Porporato, infatti, è stato invitato dall’arcivescovo Renato Boccardo a presiedere a Cascia le celebrazioni in onore di S. Rita. Tettamanzi, che arriverà nel pomeriggio di lunedì 21 maggio, sarà ospite presso le strutture della Diocesi a Roccaporena, paese natale della Santa. Martedì 22 maggio, giorno in cui la Chiesa fa memoria di S. Rita, il Cardinale presiederà il solenne pontificale sul sagrato della Basilica casciana alle ore 11.00 e, a seguire, la benedizione delle rose e la supplica alla Santa. Sarà possibile seguire questi intensi momenti di preghiera in diretta sulle frequenze di Umbria Radio: 91.9, 105.2, 96.9, 97.2 o in diretta streaming sul sito www.umbriaradio.it.
Le celebrazioni inizieranno domenica 20 maggio, alle ore 21.00 nella Basilica di Cascia, con la presentazione delle tre donne che riceveranno il riconoscimento internazionale S. Rita. Conduce la serata il noto presentatore televisivo Amadeus. Questo un breve profilo delle donne: Carolina Porcaro, una mamma che privata del dono più grande quale il figlio Lorenzo, ha avuto parole di coraggiosa comprensione verso l’assassinio 17enne di suo figlio, dicendo: «non ho bisogno di perdonare chi ha ucciso mio figlio, perché non ho mai pensato di odiarlo». Nicoletta Bernardi, donna generosissima e amabile, ha saputo affrontare con coraggio e fortezza d’animo problematiche familiari complesse e dolorose, proponendosi ogni giorno, con serenità, sorriso e disponibilità, a servizio della malattia dei propri familiari. La spoletina Anna Maria Landini, donna forte e coraggiosa che ha fatto delle difficoltà e necessità altrui il motore della sua azione quotidiana in famiglia e fuori, sempre determinata e docile verso il prossimo. Nel 1977 incontra l’arcivescovo di Spoleto mons. Ottorino Pietro Alberti e l’allora direttore della Caritas don Sergio Virgili: la coinvolgono nelle attività della costituenda Caritas diocesana. Come vicedirettore del medesimo organismo pastorale della Chiesa di Spoleto ha creato i presupposti affinché fiorissero le Caritas parrocchiali e prendessero via dei luoghi (oggi li conosciamo come Centri di Ascolto) dove le persone trovassero conforto. Dopo la battaglia contro la legge 194 sull’interruzione della gravidanza, nel 1978-1979 propone e gestisce una delle prime Case Famiglia italiane per ragazze madri, la Casa di San Sabino a Spoleto, per dare risposte concrete a quelle ragazze che non volevano praticare l’aborto. Contemporaneamente a questo, nei primi anni ottanta del ‘900, contribuì alla creazione di attività per ragazzi disabili: per la prima volta uscivano dalle loro case per partecipare ai campus estivi in montagna o ai soggiorni marini. Da questo progetto sono stati, poi, creati laboratori che permettessero ai disabili di poter, in tutta libertà, sviluppare le proprie capacità e i propri talenti. Insieme al direttore della Caritas ha coordinato le attività della diocesi di Spoleto-Norcia durante le emergenze, sia nazionali che estere: dal terremoto in Irpinia del 1980 agli aiuti portati in prima persona nelle guerre del Kosovo e dei Balcani, dal terremoto del 1997 che colpì l’Umbria e le Marche fino all’apertura nel 1996 della Mensa della Misericordia di Spoleto.
Lunedì 21 maggio, alle ore 16.30 in Basilica, concelebrazione eucaristica presieduta da P. Robert Prevost, Priore Generale dell'Ordine Agostiniano; ore 17.30, in Basilica, celebrazione del transito di S. Rita presieduta dall’arcivescovo Renato Boccardo e consegna del riconoscimento internazionale S. Rita; alle ore 21.30, sagrato della Basilica, arrivo della Fiaccola proveniente da Santa Cruz, Brasile, alla presenza delle autorità regionali, provinciali e locali.