Elda Rossi e Riccardo Leveque (Fratelli d'Italia) presentano una mozione per contrastare i numerosi episodi di bullismo, atti vandalici e risse "La Polizia municipale pattugli anche di notte"
Danneggiamenti, furti di auto in sosta, risse e accoltellamenti con protagoniste le cosiddette baby gang. L’allarme sicurezza a Città di Castello sta assumendo dimensioni sociali preoccupanti e sembra focalizzarsi in luoghi precisi come piazza Garibaldi, piazza delle Tabacchine, zona stazione, parcheggio coperto della Coop, centro storico e locali notturni.
Un disagio chiaramente manifestato dalla popolazione, anche con relative raccolte firme per stimolare l’attenzione dell’amministrazione comunale su questo fenomeno, che vede sempre più gruppi e bande di adolescenti (quasi sempre minorenni) compiere anche atti vandalici e aggressioni violente e immotivate verso persone deboli e indifese.
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Alla luce di tutto ciò il gruppo consiliare di Fratelli d’Italia – composto da Elda Rossi e Riccardo Leveque (nella foto) – ha presentato una mozione per istituire un “Comitato comunale” “che impegni la rappresentanza degli amministratori comunali congiuntamente alle altre istituzioni esistenti nel territorio (scuola, servizi sociali, associazioni sportive e non, comunità varie, corpi di polizia) a stendere un programma articolato di interventi e attività in grado di fare formazione e prevenzione.
Oltre a ciò si chiede anche di istituire un “Tavolo di Lavoro” tra tutte le forze dell’ordine presenti nel territorio “al fine di costituire una ‘Cabina di regia’ e un programma integrato di interventi di controllo e sicurezza H24 su tutto il territorio comunale”. Rossi e Leveque propongono poi di destinare a bilancio, nel prossimo esercizio finanziario, uno stanziamento adeguato al fine di garantire all’intero Comune un servizio H24 di pronto intervento e pattugliamento, anche durante le ore notturne, da parte del corpo di Polizia Municipale.
“La diffusione di questo tipo di criminalità – concludono – non è più relegato solo a ragazzi che vivono disagi economici e sociali, ma si sta verificando un fenomeno di contagio sociale ed emulazione favorito dall’uso di social e web e da un allentamento della cura e dell’attenzione familiare ed educativa”.