Il Festival Internazionale della Creazione Contemporanea di Terni, compie sei anni e si “reinventa”, a partire dal cambio di nome: non più quindi, “Es.terni”, ma Fast. Il programma della nuova edizione del FAST-Terni, Festival Internazionale della Creazione Contemporanea, è questa la nuova denominazione, che si terrà dal 15 al 25 settembre, al Centro Arti Opificio SIRI (“Caos”) e nelle strade e nelle piazze della città di Terni, è stato presentato stamani a Perugia nel corso di una conferenza stampa alla quale erano presenti l’assessore regionale alla cultura e al turismo, Fabrizio Bracco, l’assessore alla cultura del Comune di Terni, Simone Guerra, il rappresentante del Teatro Stabile dell’Umbria, Nino Marino, Linda Di Pietro e Massimo Mancini, della direzione artistica del Festival.
“La Regione Umbria – ha detto l’assessore Bracco – ha lanciato l’idea dell’Umbria ‘creativa’ pensando proprio a valorizzare quelle realtà culturali che contenevano delle potenzialità che, se sviluppate, potevano contribuire ad aggiungere qualcosa sul fronte dell’innovazione e della ricerca rispetto alle realtà culturali ormai consolidate. Fast, con la sua capacità di fare rete con altre realtà presenti sul territorio e la grande attenzione internazionale che è riuscita a catturare nelle scorse edizioni, sta dando in questo senso il suo apporto, nel fare della cultura uno degli assi portanti delle politiche regionali”.
“Con il festival – hanno Di Pietro e Mancini che hanno curato l’iniziativa – si vuole evidenziare l’identità di una città, Terni, che celebra 150 anni di storia propria e della propria radice industriale, l’AST acciai speciali Terni che, dentro f-AST, rivive e si rilancia. Vogliamo che Fast diventi per Terni un momento di festa e di riflessione a partire dalle potenzialità della creatività, dell’innovazione, della cultura”. Il senso del programma si può racchiudere in 4 numeri e 4 parole, 150 anni, 11 giorni, 6 progetti, 1 città: “150 anni di storia di un villaggio che diventa città, 11 giorni dal 15 al 25 settembre, 6 progetti che intrecciano una rete di soggetti locali, nazionali e internazionali – hanno spiegato – Come ogni anno il festival presenterà una selezione dei migliori artisti italiani, affermati ed emergenti e proposte internazionali per la prima volta presentate in Italia. Inoltre, quest’anno accoglie e dà visibilità a progetti di cooperazione nazionale e internazionale che trovano un proprio spazio autonomo all’interno del programma, ma condividono lo spirito innovativo del progetto di origine”.
