La riqualificazione dell’area dell’ex Zuccherificio è ancora un progetto, ma le polemiche non mancano. Negli scorsi giorni è stata la volta di Massimo Metelli dell’UDC a dirsi contrario al piano presentato. Posizione opposta quella del sindaco di Foligno, Nando Mismetti, che, appresa la dichiarazione di Metelli, ha tenuto a difendere il progetto, puntualizzando le proprie motivazioni.
Iniziamo da quanto sostenuto dalla segreteria comunale dell’UDC.“Si tratta di un progetto che andrà definitivamente a svuotare il centro storico della città, ormai assalito da anni di una politica urbanistica sbagliata e tesa a espandere la città in periferia, prevedendo una quantità esagerata di volumetrie edificabili. Gli effetti sono sotto gli occhi di tutti: basti osservare lo sviluppo di Foligno dall’approvazione del Prg, ovvero dal 2000 ad oggi, che vede l’insediamento di una cinta di abitativo ed ipermercati tutta intorno al centro. Si capisce che nell’ottica del privato che investe si tratti un progetto da applaudire, ma la città aveva bisogno di questo? Ovvero di altro centro commerciale, della modifica della viabilità – che guarda caso va a finire direttamente dentro il centro commerciale (come a Collestrada) – di due torri di diciannove piani ciascuna, con altri appartamenti da immettere nel mercato immobiliare già saturo peraltro. Il vizio d’origine sta nel piano regolatore, quando nel 1997 la giunta di sinistra che vedeva l’attuale sindaco Mismetti assessore all’urbanistica, lo approvò scelleratamente stabilendo per il recupero di quell’area (come delle altre dismesse) un mix funzionale, prevedendo un altro commerciale, abitativo, direzionale ed uffici. In realtà quell’area avrebbe dovuto avere un ruolo strumentale al centro storco e non sostitutivo. Oggi invece si va a costruire un quartiere autonomo per niente funzionale alla città. Si evidenzia la miopia della politica del centro sinistra che non ha saputo riconoscere nel recupero e rilancio del centro storico il giusto biglietto da visita di una città ma ha saputo parlarne solo in termini di chiusura del traffico. Non ci si venga a dire che per il centro storico basteranno due passerelle e un parcheggio interrato e non ci si venga a dire che il progetto presentato produrrà un indotto occupazionale, perché dovrà allora dirsi di quanti posti di lavoro ne comporterà la perdita.”
Non si è fatta attendere la risposta del sindaco di Foligno, Nando Mismetti, che ha replicato come segue a quanto affermato dalla segreteria comunale dell’Udc, guidata da Massimo Metelli.
“Al dì là di quanto affermato da Massimo Metelli, a nome dell’Udc, credo che il recupero dell’area dell’ex zuccherificio, dopo oltre trent’anni di abbandono e degrado, rappresenti una risposta concreta per lo sviluppo della città. Il progetto presentato è di grande qualità e non prevede soltanto la realizzazione di strutture commerciali e abitative, ma anche la costruzione di un innovativo polo culturale e scientifico, destinato a diventare un’eccellenza al livello nazionale grazie anche al contributo di alcuni dei più grandi scienziati italiani, che hanno accolto con entusiasmo l’idea di creare un parco delle scienze e delle arti a Foligno. Come ho già detto pubblicamente in tante occasioni, si tratta di un’opera che ha lo scopo di valorizzare la città, ponendosi in sinergia con le sue peculiarità e rappresentando un volano di sviluppo soprattutto per il centro storico, che negli ultimi anni ha raggiunto un elevato livello qualitativo, grazie alla ricostruzione post terremoto e alla realizzazione delle nuove pavimentazioni, che stiamo portando a termine in questi mesi. Desidero, inoltre, sottolineare che si tratta di un progetto largamente partecipato dai cittadini e credo che sia raro, oggi, trovare un soggetto privato disposto a sostenere una discussione aperta su un’opera così importante.
Infine, a proposito del giudizio espresso dall’Udc sul Piano regolatore generale attualmente in vigore, voglio precisare che, rispetto al precedente strumento urbanistico, abbiamo abbattuto oltre un milione di metri cubi, di cui circa 70mila proprio nella zona di Prato Smeraldo”.
