Ex seccatoi, il gigantesco museo di Burri riapre con un nuovo look dopo 7 anni di lavori - Tuttoggi.info

Ex seccatoi, il gigantesco museo di Burri riapre con un nuovo look dopo 7 anni di lavori

Davide Baccarini

Ex seccatoi, il gigantesco museo di Burri riapre con un nuovo look dopo 7 anni di lavori

Sab, 12/03/2022 - 17:18

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Dieci i milioni di euro investiti dalla Fondazione Burri dal 2015 al 2022. Domenica 13 marzo apertura al pubblico

In occasione del 107° anniversario della nascita del Maestro Alberto Burri riaprono, dopo 2 lunghi anni di lavori, gli Ex Seccatoi del Tabacco di Città di Castello.

Alla presenza degli organi statutari della Fondazione ‘Palazzo Albizzini Collezione Burri’, presidente e comitato esecutivo, composto da Bruno Corà, Tiziano Sarteanesi e Stefano Valeri, la sede espositiva è stata presentata a stampa e autorità, completamente rinnovata. Già sold out per le prenotazioni per la visita gratuita di domenica 13 marzo: sono oltre 450 le persone che hanno contattato la biglietteria di Palazzo Albizzini.

L’equipe che ha eseguito i lavori

Lattento lavoro di musealizzazione voluto e realizzato dalla Fondazione, è stato portato avanti sotto l’attenta guida dell’architetto Tiziano Sarteanesi, coordinatore generale del progetto e dei lavori, e della sua equipe tecnica formata dall’architetto Cristian Beccafichi, gli ingegneri Luca Marioli e Ciro Colcelli, il geologo Milko Mattiacci, il perito industriale Marco Biccheri e il geometra Giovanbattista Francioni.

Investimento da 10 milioni

Dieci i milioni di euro investiti dalla Fondazione Burri in 7 anni di lavori, dal 2015 al 2022. Si è iniziato con la riqualificazione del piano sottostante e i risanamenti esterni, costati circa 5,7 milioni di euro. Due milioni e mezzo circa di euro sono stati investiti per la nuova area, inaugurata nel 2019 e, all’incirca altrettanti per il restyling del piano superiore con importanti lavori climatici, sulla pavimentazione, e di manutenzione delle opere.

“Patrimonio che ci invidia il mondo intero”

Un ambiente nato non per essere un museo, oggi finalmente rientra in una musealizzazione moderna e riconosciuta – ha detto il presidente della Fondazione Burri Bruno Corà in conferenza stampa – Una sede come questa ci permette di poter dialogare con tutti i più grandi musei del pianeta. Sono veramente pochissimi nel mondo i musei d’artista, cioè dedicati ad un solo artista, in una città. Quella di oggi è una giornata particolare e molto emozionante: ogni volta che percorriamo le sale degli Ex Seccatoi è una nuova emozione, dettata soprattutto dalla capacità titanica dell’artista. Osservare qui le opere di Burri lascia sempre stupore e meraviglia. E’ un patrimonio che ci invidia il mondo intero”.

“Mantenuta disposizione di opere voluta dall’artista”

Più tecniche le parole dell’architetto Sarteanesi che, dopo aver riepilogato la storia “capannoni”, nati negli anni ’50 per lavorare l’essicazione del tabacco, si è soffermato sugli importanti lavori svolti nel corso di questi 7 anni. “In questi anni la Fondazione Burri ha elaborato un vasto progetto di riqualificazione, ripristino, restauro e implementamento degli spazi espositivi. Gli 11 Seccatoi sono stati sottoposti ad una profonda opera di bonifica, prima rivolta al seminterrato, con interventi di carattere statico nelle fondazioni, e poi al piano rialzato“, dove lo stesso Burri aveva progettato pareti perimetrali in cartongesso imbiancate in cui sviluppò i grandi cicli pittorici, tra cui Il Viaggio (1979), Rosso e nero (1983-1984), T Cellotex (1975-1984) e Nero e Oro (1992 – 1993).

Il nuovo progetto di musealizzazione dei Seccatoi – ha precisato l’architetto Sarteanesi – ha mantenuto le medesime pareti decise da Burri e la medesima disposizione e successione di opere. Particolare attenzione è stata riservata agli impianti di climatizzazione e illuminazione mediante l’uso di tecnologia a led. L’intero museo è stato inoltre cablato con rete wi-fi e fibra ottica, telecamere e impianti audio adeguati alle ultime tecnologie per ogni tipo di necessità comunicativa, culturale e di sicurezza”.

Un plauso per l’importante restyling è arrivato dal sindaco Luca Secondi, soprattutto per “la scelta della Fondazione di coinvolgere nei lavori quasi esclusivamente ditte del territorio“.

Orari per le visite

Da martedì 15 marzo sarà possibile visitare, oltre che la sede espositiva di Palazzo Albizzini, anche quella degli Ex Seccatoi del Tabacco con i seguenti orari: dal martedì al venerdì dalle 10 alle 13 e dalle 14.30 alle 18,30. Sabato e domenica, e giorni festivi, invece, nell’orario continuato 10-18. Chiuso il lunedì, ad eccezione dei giorni prefestivi. Come sempre, nel rispetto delle vigenti normative, si consiglia la prenotazione contattando la Biglietteria di Palazzo Albizzini al numero 0759554649.

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