L’annuncio è arrivato stamattina al termine del sopralluogo dei tecnici regionali, che hanno fornito anche un cronoprogramma dell’intervento | In largo Muzi transennata la facciata dopo il distacco di materiale
La Regione investirà i 3 milioni della ricostruzione post sisma, attualmente a bilancio, per l’ex ospedale di Città di Castello, nello specifico per la sistemazione del tetto dell’edificio.
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Lo ha annunciato stamattina (3 marzo) la Regione, dopo il sopralluogo odierno nell’immobile abbandonato (dal 2000) da parte dei tecnici regionali del Servizio Demanio, Patrimonio e Logistica, dei responsabili comunali del Servizio Lavori Pubblici e dello stesso sindaco Luca Secondi.
L’intervento sulla copertura dell’edificio – dove ormai da anni sono avvenuti evidenti e pericolosi crolli (nella foto) – è stato già concordato con la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio dell’Umbria, la cui progettazione sarà affidata entro il 31 marzo e la cui attuazione è prevista a partire dalla seconda metà del 2024.
Ex ospedale, primo passo verso messa in sicurezza “ma per intero recupero servono 32 milioni”
“La comunicazione dell’intervento che effettuerà la Regione – ha detto Secondi – è un primo passaggio positivo, ma non soddisfacente, perché riteniamo prioritario il recupero dell’intero immobile, per il quale è stata persa un’occasione storica irripetibile con la rinuncia da parte della giunta regionale al finanziamento dei lavori con il Pnrr. Ecco perché rinnoviamo alla Regione la proposta di provare a recuperare l’ex ospedale attraverso una manifestazione di interesse pubblica di livello europeo rivolta al mercato immobiliare”.
Al termine del sopralluogo il primo cittadino ha dato mandato agli uffici preposti di pubblicare un’ordinanza sindacale per il transennamento della facciata dell’ex ospedale in largo Monsignor Giovanni Muzi (ex via Oberdan), a seguito del distacco e della caduta a terra di materiale lapideo nella giornata di martedì 28 febbraio. Il provvedimento intimerà alla Regione di effettuare tempestivamente una ricognizione delle facciate dell’edificio che danno sulla strada pubblica, al fine di valutare la stabilità di intonaci e fregi presenti per la loro eventuale rimozione qualora risultassero pericolanti.
La transennatura già effettuata su largo Muzi sarà mantenuta fino a che non saranno state ultimate le verifiche stabilite dal Comune. Il monitoraggio dello stato delle facciate dovrà essere ripetuto ogni 6 mesi per garantire la sicurezza della viabilità e l’incolumità pubblica. Il sopralluogo di stamattina, al quale hanno partecipato anche il vice presidente dell’Assemblea Legislativa dell’Umbria Michele Bettarelli e il consigliere regionale Valerio Mancini, ha confermato lo stato di degrado dell’immobile e la necessità di garantire che nessuno possa accedervi, sia per ragioni di sicurezza, sia per la tutela delle testimonianze artistiche e storiche che custodisce, a partire dalla cappella interna. La ricognizione dei tecnici della Regione era stata chiesta formalmente una settimana fa dal Comune.