Dopo le acquisizioni di documenti in Calabria ma anche a Spoleto, Terni e Amelia ed il sequestro delle aziende in bonis, la Guardia di finanza ha acquisito una copiosa documentazione sulla pratica Gruppo Novelli – Alimentitaliani anche presso il ministero dello Sviluppo economico. Quello che, nel dicembre 2016, ha avallato la vendita al prezzo simbolico di 1 euro degli asset della prima alla seconda. Con Alimentitaliani che però un anno dopo è stata dichiarata fallita, al pari (pochi mesi prima) del Gruppo Novelli.
L’acquisizione di documenti, rivelata nell’edizione di oggi de Il Messaggero, si inserisce nell’inchiesta aperta dalla Procura della Repubblica di Castrovillari sul fallimento appunto di Alimentitaliani. Un fascicolo per l’ipotesi di bancarotta fraudolenta in concorso che al momento vedrebbe quale unico indagato Saverio Greco, amministratore unico della società calabrese costituita poco prima l’acquisizione degli asset ex Novelli e facente parte della holding iGreco.
La magistratura sta indagando a tutto tondo su quanto accaduto prima e dopo la vendita. Ed un passaggio chiave è appunto quanto avvenuto su pressione del Mise un anno e mezzo fa. Una scelta col senno di poi completamente sbagliata ma presentata di fatto come l’unica possibile per evitare lo “spezzatino” delle aziende del Gruppo Novelli. Cosa che però non è servita: ad oggi, infatti, tra procedimenti penali e civili tra tribunali di Castrovillari e Terni e procedure fallimentari, il futuro tracciato per le varie società è quello di una cessione non unitaria dei vari asset. Al momento sono infatti una ventina le manifestazioni d’interesse arrivate ai curatori fallimentari di Alimentitaliani (ma per la vendita o l’affitto di Cantine, Fattorie e Bioagricola Novelli, al centro di due sequestri, servirà anche il nulla osta del curatore del Gruppo Novelli) e sembrerebbe nessuna per l’intero “pacchetto”. Il punto sulla situazione verrà fatto la prossima settimana, dopo che l’incontro tra curatori e organizzatori sindacali fissato per oggi è slittato al 27 giugno.
Per aziende ex Novelli 20 manifestazioni d’interesse | Ora bandi per l’affitto
Intanto sugli sviluppi dell’inchiesta penale è intervenuto oggi il senatore Franco Zaffini, che ha presentato un’interrogazione al vicepresidente del Consiglio e ministro dello Sviluppo economico, Luigi Di Maio, per avere “informazioni precise e tempestive” in merito agli sviluppi della questione della Ex Novelli di Spoleto. “Il precedente governo ha adottato un criterio di selezione del soggetto subentrato sul quale vogliamo venga fatta chiarezza al più presto – spiega Zaffini – posto che, oltretutto, c’è un’indagine in corso della magistratura calabrese che recentemente secondo notizie di stampa ha acquisito numerosi documenti negli uffici del Mise. Siamo molto preoccupati del futuro dei lavoratori perciò è bene che il ministro Di Maio venga subito a riferire in aula“.