“Invitiamo i lavoratori ad aspettare prima di pagare quanto l’azienda sta chiedendo”. Luciano Recchioni della Fiom Cgil di Perugia interviene così rispetto all’ultima richiesta arrivata ai lavoratori ex Merloni posti in mobilità. “In questi ultimi giorni – spiega Recchioni – i lavoratori dello stabilimento di Colle di Nocera sono stati chiamati telefonicamente dai dirigenti della azienda che hanno comunicato la necessità del versamento di altre somme, inerenti i periodi 1997-1998 e 2004-2006, senza che le organizzazioni sindacali, quantomeno certamente la Fiom dell’Umbria, siano state informate”.
“Sapevamo che alcuni lavoratori avrebbero dovuto restituire pezzi di salario collegati alla cosiddetta ‘busta pesante’ del terremoto del 1997 – continua Recchioni – ma non ci risulta che ci fossero altre pendenze”. La Fiom Cgil chiede quindi un chiarimento immediato: “Ci sono lavoratori che in alcuni casi devono versare centinaia di euro e nello stesso tempo tutti devono avere indietro somme riguardanti il tfr e soldi congelati. Pagare ora sarebbe un’altra beffa quindi – insiste Recchioni – dopo che il mese scorso i lavoratori hanno avuto una decurtazione di circa 130 euro sulla cassa integrazione e tutti pensavamo che gli eventuali debiti residui con l’azienda fossero sanati. A questo punto – conclude il sindacalista Fiom – non resta che intervenire sui commissari per capire il da farsi e scongiurare un’ennesima presa in giro per lavoratori, ormai davvero al limite di ogni sopportazione”.