Saranno circa 120 i lavoratori impegnati ogni giorno negli interventi. Per il completamento previsti altri 178 milioni entro il 2026
Un investimento da 85 milioni di euro per far rinascere la ex Ferrovia centrale umbra (Fcu) tra Perugia Ponte San Giovanni e Terni entro dicembre. Il cantiere è stato avviato ufficialmente giovedì mattina, alla presenza del ministro delle Infrastrutture e Trasporti Matteo Salvini, della presidente della Regione Umbria Donatella Tesei, dell’assessore regionale Enrico Melasecche e di Gianpiero Strisciuglio, amministratore delegato e direttore Generale di RFI, società capofila del Polo Infrastrutture del Gruppo FS.
“Dalla distruzione alla rinascita, – ha evidenziato la governatrice Tesei – era un obiettivo su cui ho tanto lavorato e oggi questa ripartenza è fondamentale e straordinaria. Sarà una vera e propria metropolitana di superficie che sarà di grande utilità per tutti i cittadini umbri ma anche per i turisti”.
Il ministro Salvini, ricordando le difficoltà infrastrutturali dell’Umbria e quanto sta facendo il Governo, ha osservato che “solo per gli investimenti ferroviari noi abbiamo un piano di 5 miliardi per l’Umbria per i prossimi anni. Quello di oggi è un avvio di un cantiere che finirà entro il 2024 e che entro il 206 riporterà in funzione, da nord a sud, da Sansepolcro a Terni la storica linea della Ferrovia centrale umbra”.
Il cantiere con 120 tecnici e operai coinvolti al giorno
Gli interventi interesseranno circa 85 km di linea e consisteranno nella rimozione dei binari, degli scambi e del pietrisco esistenti e nella loro integrale sostituzione. Verranno rinnovati circa 200 km di rotaie, 180 mila traversine e 250 mila metri cubi di pietrisco. Il cantiere partirà dalla stazione di Perugia Ponte San Giovanni verso Terni e le lavorazioni si svolgeranno principalmente durante le ore diurne, con un avanzamento variabile tra i 500 e 1000 metri al giorno. Saranno circa 120 i tecnici e le maestranze di RFI e delle ditte appaltatrici impegnate ogni giorno negli interventi.
I fondi in campo fino al 2026
L’investimento economico del cantiere di armamento è di circa 85 milioni di euro, finanziati con fondi PNRR. Termine dei lavori previsto per dicembre 2024. Per il completamento dell’opera entro il 2026 sono stati stanziati 78 milioni di euro di fondi PNRR e 100 milioni di euro già previsti in legge di bilancio.
I successivi interventi programmati sulla tratta riguarderanno la manutenzione alle opere civili, l’upgrade tecnologico con l’installazione del sistema ERTMS (European Rail Transport Management System, il più evoluto sistema per la supervisione e il controllo della marcia dei treni), la sistemazione della linea di contatto di alimentazione dei treni e i sistemi di informazione al pubblico in stazione. La conclusione dei lavori per questa fase è prevista a giugno 2026.
La linea San Sepolcro – Perugia Ponte San Giovanni – Terni
La linea si estende attraverso i territori di Terni e Perugia fino a toccare la provincia di Arezzo, tra le stazioni di San Sepolcro, Perugia P.S.G. e Terni per complessivi 153 km. L’infrastruttura è stata affidata in gestione a RFI nel 2017, subentrando al precedente gestore ferroviario.
A settembre 2017 fu disposta la sospensione dei treni sull’intera rete: la tratta Umbertide – Città di Castello e la diramazione Perugia PSG – Perugia S. Anna erano già state precedentemente chiuse, rispettivamente, nel settembre 2015 e nel febbraio 2017. A partire dal 2019 – e in seguito al subentro di Rete Ferroviaria Italiana nella gestione dell’infrastruttura, mediante la sottoscrizione di un Accordo tra la Regione Umbria, Umbria TPL e Mobilità – è stato possibile programmare la realizzazione degli interventi necessari a riattivare la circolazione lungo le tratte Città di Castello – Perugia P.S.G. e la diramazione verso Perugia S. Anna.
Gli interventi stanno proseguendo con l’upgrade tecnologico sulla tratta in esercizio tra Perugia P.S.G. e Città di Castello e con l’elettrificazione della linea Perugia P.S.G. – Perugia S. Anna che conduce all’acropoli. L’avvio dei lavori di ammodernamento dell’infrastruttura ferroviaria nel cuore dell’Umbria rientra in una strategia condivisa di rilancio delle ferrovie regionali, di rafforzamento del trasporto collettivo e promozione della mobilità sostenibile in una regione in cui il trasporto privato su gomma rappresenta la quota modale maggiore.
L’integrazione con le ferrovie concesse rientra nella più ampia strategia di RFI, con l’obiettivo di configurare una “rete allargata” attraverso un gestore unico che permetta di connettere aree oggi escluse, rendendo possibile la continuità dei servizi ferroviari verso il resto del territorio nazionale, promuovendo al tempo stesso il trasporto su ferro.