Ex Fcu, 18 settembre apre il primo cantiere | Lavoratori in Regione - Tuttoggi.info

Ex Fcu, 18 settembre apre il primo cantiere | Lavoratori in Regione

Redazione

Ex Fcu, 18 settembre apre il primo cantiere | Lavoratori in Regione

Presidente Marini, "nuova vita per l’infrastruttura ferroviaria regionale" | Tutti i lavori
Gio, 14/09/2017 - 10:19

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L’apertura, lunedì 18 settembre, del primo dei cantieri previsti nell’accordo siglato nel giugno scorso tra Regione, Umbria Mobilità e Rfi che mette a disposizione 51 milioni di euro per l’ammodernamento funzionale e la messa in sicurezza della Ferrovia Centrale Umbra, l’accelerazione dei tempi per il trasferimento a Rete Ferroviaria Italiana della concessione per la gestione dell’infrastruttura ferroviaria regionale, una indagine diagnostica sull’intera linea Sansepolcro-Terni per valutare eventuali lavori di manutenzione nei tratti non interessati dagli interventi e consentire la più rapida riapertura all’esercizio commerciale, da oggi temporaneamente sospesa.

Sono i principali passaggi illustrati ieri nel corso di una conferenza stampa a Palazzo Donini dalla presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, insieme all’assessore regionale alle Infrastrutture e Trasporti Giuseppe Chianella, al direttore regionale Diego Zurli, all’amministratore unico di Umbria Mobilità, Ferruccio Bufaloni, al direttore regionale di Busitalia Velio Del Bolgia e, in rappresentanza di Rete Ferroviaria Italiana, a Umberto Lebruto, direttore Produzione, e Gianfranco Pignatone, direttore Pianificazione strategica. Poco prima della conferenza, si è svolto un incontro al quale hanno partecipato i rappresentanti delle organizzazioni sindacali, di categoria e i rappresentanti sindacali aziendali, che si sono dette “soddisfatte per le rassicurazioni e le novità emerse dal confronto dopo il presidio di protesta dei lavoratori sotto la Regione”. L’annuncio è quello di “una più rapida ripartenza del servizio ferroviario regionale, con possibilità anche di anticipare la riapertura di alcune tratte (ad esempio quella nel nord della regione), e ha confermato l’impegno diretto di Rfi a garanzia della qualità del servizio”. È quanto affermano in una nota Marco Bizzarri, segretario generale della Filt Cgil dell’Umbria, e Filippo Ciavaglia, segretario generale della Cgil di Perugia, che hanno partecipato al confronto di stamattina in Regione. “Resta però da verificare la gestione di tutto il personale attualmente in carico a Busitalia – aggiungono Bizzarri e Ciavaglia – che non significa soltanto garantire continuità occupazionale e di reddito per tutti, ma anche salvaguardare le professionalità e il know-how in vista della riapertura della ferrovia”. Intanto i lavoratori di Busitalia riuniti nella sigla di Orsa, in una loro nota dichiarano: “fatta chiarezza sulle strategie da porre in essere per rendere l’infrastruttura ferroviaria in grado di riaprire all’esercizio commerciale, resta da definire le soluzioni da adottare per la gestione degli esuberi temporanei del personale mobile di Busitalia Sita Nord Srl. Gestione che dovrà prevedere soluzioni non coercitive e non particolarmente gravose sul piano delle condizioni di vita lavorativa ed economica del personale interessato. Per queste ultime tematiche è stata indetta apposita riunione venerdì 15 settembre alle ore 14.30 presso la sede di Busitalia Sita Nord Srl”.

Ieri mattina, ha poi riferito Marini “abbiamo convenuto su un programma e un calendario di attività per la ripresa del servizio nel più breve tempo possibile, eliminando così i disagi per gli utenti per i quali in questi mesi viene garantito il trasporto con autobus sostitutivi. A questo scopo, ad Rfi abbiamo affidato una indagine diagnostica che verrà svolta in questo mese di settembre sull’intera rete. A inizio 2018 potrà riaprire intanto il tratto fra Umbertide e Città di Castello, il primo a essere rinnovato. Non si interverrà più con interventi ‘tampone’ come è stato fatto in precedenza – ha rimarcato la presidente – ma grazie al lavoro e alla programmazione di Regione, Governo, Ferrovie dello Stato si aprono prospettive che cambiano in maniera qualificante il futuro della infrastruttura umbra”.

La messa in sicurezza – Su tutti i 153 chilometri del percorso – ha specificato il direttore Produzione di Rfi Umberto Lebruto – verranno effettuati gli interventi per la messa in sicurezza per adeguarlo agli standard richiesti dall’Agenzia nazionale per la sicurezza ferroviaria. Lavori per i quali è già in corso la progettazione, che verranno effettuati anche a binario aperto. Già pronti invece i cantieri per gli altri lavori finanziati con l’accordo del giugno scorso: lunedì cominceranno intanto i lavori sui 24 chilometri della tratta fra Umbertide e Città di Castello, che dureranno circa 4 mesi. Il secondo tratto, fra Ponte Felcino e Ponte San Giovanni, richiederà circa un mese di lavori; 15 i giorni necessari per l’adeguamento della tratta Papiano-Marsciano, mentre è previsto un tempo di esecuzione di 5 mesi per i lavori sulla tratta Todi-Massa Martana dove verrà sistemata anche una frana in località Rosceto”.

Nei prossimi giorni verrà firmato il contratto fra Umbria Mobilità e l’impresa aggiudicataria dei lavori per il raddoppio e la rielettrificazione della tratta Perugia-Ponte San Giovanni; sono in corso le procedure o sono stati già eseguiti altri interventi per l’abolizione dei passaggi a livello e su alcune gallerie.

Sulla questione del personale di Fcu si è soffermato il direttore di Busitalia Umbria, Velio Del Bolgia, dopo aver rimarcato “l’accelerazione decisa per il futuro dell’infrastruttura ferroviaria” e “l’impegno per gli investimenti per il rinnovo del materiale rotabile per assicurare ai passeggeri un servizio migliore ed efficiente”. In questa fase transitoria “come abbiamo convenuto con le organizzazioni sindacali, con cui ci incontreremo anche venerdì prossimo, le 34 persone che sono in eccedenza verranno utilizzate in modo produttivo, innanzitutto nei servizi di controllo e verifica sugli autobus sostitutivi dei treni e sui mezzi del trasporto urbano ed extraurbano. Grazie ad un accordo con le direzioni regionali di Lazio e Toscana di Trenitalia e con Lfi di Arezzo, alcuni macchinisti potranno continuare a svolgere la stessa mansione in regioni limitrofe. Chi ha la patente di guida per gli autobus o chi volontariamente vorrà seguire corsi abilitanti che metteremo a disposizione, ha un’opportunità in più. C’è il massimo impegno per la salvaguardia dell’occupazione: nessuno resterà senza lavoro”.

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