Sarà un giorno storico, e avverrà tra poco, ma non ci siamo ancora. “La fuoriuscita di acqua dalle paratoie filtranti presso l’emissario di San Savino è un fenomeno del tutto previsto e scontato, stante il livello delle acque del lago Trasimeno che, al momento, hanno raggiunto i +32 centimetri sullo zero idrometrico”. A dichiararlo è il Servizio difesa e gestione idraulica della Provincia di Perugia, smentendo così le voci su una ipotetica apertura del canale artificiale.
In sostanza, ciò che si sta registrando in queste ore, è un fenomeno che rientra nella norma e che non ha nulla di inedito, in quanto già lo scorso anno, con il superamento dei +27 centimetri sullo zero, si era determinata un’analoga situazione. E ciò per effetto di quanto stabilito dal Piano stralcio 2 del lago Trasimeno dell’Autorità di Bacino del Fiume Tevere che, nelle norme teniche di attuazione, all’articolo 18, comma 6, fissa lo zero idrometrico del bacino lacustre a 257,33 s.l.m. e stabilisce che “l’Amministrazione competente provvede alle necessarie manovre idrauliche per garantire il deflusso dell’emissario fino al massimo della portata consentita a partire da quota 257,60 s.l.m.”. In altre parole, le opere all’emissario sono tarate a +27 centimetri sullo zero, quota a partire dalla quale, inevitabilmente, si verifica una fuoriscita di acqua, attraverso delle “paratoie filtranti”, realizzate in maniera tale da impedire una perdita di materiale ittico. Quando le condizioni meteo consentiranno di attuare le monovre in sicurezza, si procederà ad effettuare le prove di apertura dell’emissario, già programmate da tempo e rinviate per motivi tecnici. Si ipotizza che condizioni permettendo le prove si terranno già nei primi giorni di questa settimana.
(Video e Foto Associazione Arbit – Fonte Fb)