Dopo la conta agli ultimi voti a Todi, che ha decretato la vittoria del centro destra, ora nel Pd iniziano le riflessioni. “Se dovessero essere confermati i dati ufficiosi, a Todi si profilerebbe una sconfitta amara, perchè veramente sarebbe per un soffio, nonostante un incremento dei consensi intorno a Rossini e alla coalizione di centrosinistra al ballottaggio di oltre 300 voti assoluti e nonostante un buon risultato al primo turno della lista Pd che è cresciuta di due punti percentuali”. Così, in una nota, il segretario regionale del Pd Umbria Giacomo Leonelli.
Todi, per un pugno di voti il Pd perde la città | Ruggiano “Ho pianto dall’emozione”
“Dall’altra parte, il risutato del centrodestra è figlio di un’alleanza azzardata, dove per la prima volta entra in gioco Casapound, movimento di destra estrema che, sempre se i dati verranno confermati, sarà decisivo per la vittoria di Ruggiano” continua Leonelli. “Sapevamo che a Todi, che non è certo da annoverare tra le roccaforti del centrosinistra – continua Leonelli – giocavamo una partita difficile anche alla luce dei risultati elettorali delle passate tornate, con la coalizione sotto di sette punti alle regionali e di tre alle politiche. E tutto si inserisce in un quadro nazionale che rimane preoccupante, con sconfitte importanti, con un dato complicato, soprattutto nelle ‘regioni rosse’ (Emilia-Romagna, Toscana, Marche e Umbria) dove portiamo a casa appena un ballottaggio su 11, e con la manifestazione evidente che tutto è ormai contendibile”.
Umbria al voto, a Todi Antonino Ruggiano vince sul filo di lana
“Più in generale – conclude Leonelli – il voto di ieri dovrà interrogarci più profondamente su alcuni aspetti non più rinviabili: lo schema delle larghe intese forzate a livello nazionale e delle alleanze a sinistra a livello locale non regge più e avvantaggia il centrodestra. È evidente che gli elettori si aspettano scelte nette e coraggiose che restituiscano il senso di un impegno forte per i territori e un orientamento coerente sulle scelte strategiche e sulle alleanze”.
Commenti a freddo
Sulla sconfitta del centro sinistra, Maurizio Ronconi dice “fin troppo annunciata di un Pd presuntuoso ed autoreferenziale che ha rinunciato a costruire una coalizione di governo, che ha preferito l’avventura solitaria archiviando alleanze con i moderati preferendo una miope quotidianità fatta di gesti clientelari ma senza una prospettiva.
La sconfitta di Todi metterà sul conto del Pd dell’Umbria soprattutto la straordinaria responsabilità di aver concesso asilo nell’aula consiliare anche alla destra fascista oltre a quella xenofoba e questo è molto più grave della stessa sconfitta perchè rischia di essere una responsabilità storica”.
Per il consigliere di Fi Marco Squarta “Todi è la dimostrazione che quando le forze politiche di centrodestra contro il Pd e il M5S si coalizzano – afferma Squarta – la vittoria è ampiamente a portata di mano. Anche in questa regione soffia sempre più
forte il ‘vento’ di destra. Se lavoriamo compatti e presentiamo candidati credibili il voto non potrà che essere favorevole. In vista delle prossime competizioni elettorali ci si dovrà ispirare ai modelli di Perugia, Amelia e Todi. Diversamente, rispetto a quanto avvenuto a Deruta e Narni, nella città di Catiuscia Marini il Centrodestra ha viaggiato unito e ha vinto. Questo modello dovrà essere certamente ripetuto su ampia scala”.
