Uno spettacolo inquietante, che conferma come Spoleto resti ancora ostaggio di certi politicanti, poco o nulla interessati/e al bene della città
E’ il caos a Spoleto, chiamata tra neanche venti giorni a depositare ufficialmente le liste per le prossime elezioni amministrative, che ieri ha vissuto una giornata politicamente drammatica fatta a suon di comunicati stampa come tante bombe a orologeria, che hanno causato esplosioni ma anche implosioni, dove non sono mancate neanche le (non involontarie) vittime del fuoco amico. Uno spettacolo inquietante, che conferma come Spoleto resti ancora ostaggio di certi politicanti, giovani e meno giovani, che hanno a cuore solo il proprio tornaconto personale, materiale o immateriale che sia. Poco o nulla interessati (e interessate) al bene della città.
Nulla di particolarmente sorprendente, almeno per queste colonne che avevano già da mesi svelato il “grande piano” ordito in altri luoghi (a cominciare da Perugia). Mancava solo l’ordine finale di far brillare i detonatori e scatenare il caos. Per il resto lo spettacolo è pressoché identico.
Ordine partito alle 11.27 di ieri mattina per un “attacco” durato più di 9 ore con l’ultimo “colpo” sparato alle redazioni alle 19.51. Tutto secondo copione, per i pochi manovratori di questa torrida estate in vista delle elezioni che non fa presagire nulla di buono per il futuro della città del festival.
Le elezioni vicine e la grande ammucchiata
Le prime avvisaglie si erano registrate già mercoledì 11 agosto quando era saltato il tavolo di Spazio Civico, movimento voluto dal consigliere regionale Fora e che vedeva sotto il proprio ombrello CiviciX di Angelini Paroli, Spoleto Sì di Maurizio Hanke e Francesco Grechi, Spoleto Futura di Maria Elena Bececco e Difendiamo Spoleto di Brunini-Surace-Zampa ma anche Italia Viva delle renziane Albertella, Gambetti e Vairo Cardarelli (fedele spalla della segretaria Pd provinciale Camilla Laureti) e Forza Italia dei transfughi dell’ex giunta De Augustinis. Incontro finito a stracci per l’assenza al tavolo di CiviciX e una sonora litigata tra alcune delle protagoniste delle altre liste.
Black rain
Nella “grande ammucchiata”, come è stata ribattezzata la presunta alleanza civica che fino a ieri sembrava annunciare sfaceli nel nome di Andrea Sisti, rimane quindi solo CiviciX e Italia Viva. E forse Spoleto2030 del candidato sindaco Diego Catanossi. Il resto delle truppe, per il momento, vanno in ordine sparso verso le elezioni, con l’intenzione di trovar riparo sotto altri “ombrelli”. Anche se Difendiamo Spoleto, nel giro di una notte, ha già ufficializzato di aderire al progetto civico di Giancarlo Cintioli (Insieme per Spoleto).
Per la verità nella stessa giornata era trapelata la notizia che il Pd “in una villa privata, a bordo piscina” avesse raggiunto l’accordo sul nome di Sisti, ma dalla segreteria dem spoletina tutti (da Stefano Lisci a Marco Trippetti, da Giorgio Dionisi – tornato a colloquiare con il segretario – a Daniela Tosti, etc) smentivano non solo l’accordo ma anche che ci fosse stato anche un incontro. “A meno che non ci sia lo zampino di Perugia” hanno commentato all’unisono. Ecco, come si dice a Spoleto, se tuona, da qualche parte piove. E la black rain è arrivata, puntuale come un orologio svizzero, all’indomani mattina. Ma andiamo con ordine.
La cronaca
Giovedì 12 agosto, ore 11.27 – a innescare quella che sarà una esplosione a catena è la nota di Andrea Sisti che annuncia, quasi fosse una sorpresa (il suo nome campeggia da mesi sulle cronache quale candidato a sindaco e non solo per la propria lista – CiviciX), la propria disponibilità a candidarsi alle elezioni amministrative del 3 e 4 ottobre 2021. Un passaggio sull’Italia “di Draghi guidata dalle migliori energie possibili”, giusto per chiarire l’apertura a 360 gradi (ovvero al centrosinistra visto che con Forza Italia l’accordo sarebbe – il condizionale in politica è d’obbligo – stato raggiunto), e poi l’annuncio della “scelta non semplice ma alla fine obbligata. Spoleto mi ha dato tanto, una grande opportunità di potermi cimentare nella mia professione sperimentando un mestiere che poi ho portato in tutta Italia e nel Mondo, oggi come ho detto a molti devo avere la riconoscenza di dare le mie esperienze ad una città in difficoltà”.
Giovedì 12 agosto, ore 13.02 – neanche il tempo di ricevere la nota che arriva quella del gruppo di Sisti, CiviciX che non manca di stilettare le liste di Brunini-Zampa e di Hanke-Grechi (queste due neanche in sintonia tra di loro come è emerso giorni fa a seguito di un post di Surace): “esprimiamo grande apprezzamento per la disponibilità annunciata da Andrea Sisti. Logiche antiche e schematismi superati dalla storia ne hanno impedito la completa evoluzione. Siamo certi” continua il Coordinatore Giovanni Angelini Paroli “che Andrea Sisti saprà dialogare con tutti recuperando ampiamente anche quel lavoro insieme alle migliori energie del nostro comune”.
Partiti con la paura di perdere le elezioni: candidati sindaco salgono a 10
Giovedì 12 agosto, ore 13.41 – sul comunicato di Sisti si concentra il primo “fuoco amico” firmato da Maria Elena Bececco, silente negli ultimi due mesi, la quale annuncia ben due liste e un movimento a fare da ombrello per future ambizioni regionali (Spoleto futura e Spoleto civica sotto la neonata “Alleanza Civica per l’Umbria-Spoleto”). L’iniziativa serve per scudisciare gli ormai ex alleati – “il civismo non è un treno da cui salire ( e scendere) per il raggiungimento di obiettivi personali” – ma soprattutto per frenare la discesa in campo di Sisti (“il candidato Sindaco non potrà che essere la sintesi del percorso intrapreso, nella piena condivisione di tutti i soggetti della coalizione”) e mantenere l’ago della bilancia a destra “invito pertanto le esperienze civiche, le forze politiche moderate, a partire da Forza Italia, a proseguire sulla strada sin qui tracciata”. Come dire: ci sono anche io, probabilmente anche gli aspiranti candidati Montioni e Flavoni (per FI), se Sisti non vuol intendere ce ne andiamo per conto nostro alle elezioni. Sicuramente insieme a Laboratorio e Rinnovamento. In pratica gli ex sostenitori della sfiduciata Giunta de Augustinis che sperano ancora in un esito positivo dall’udienza del prossimo 28 agosto in cui il Consiglio di Stato deciderà il ricorso presentato dall’ex sindaco contro la sua destituzione dalla carica.
Giovedì 12 agosto, ore 16.53 – pochi minuti prima delle 17 il botto destinato a lacerare il Partito Democratico. Con una iniziativa presa senza neanche informare la segreteria spoletina, i segretari regionale Tommaso Bori e la provinciale Camilla Laureti regalano l’assist a Sisti. Notizia da giorni anticipata da Tuttoggi senza ricevere smentite. Leggiamo il comunicato: “Preso atto della disponibilità manifestata oggi da Andrea Sisti a candidarsi a Sindaco, condividendo un progetto politico per il governo della città, il Partito Democratico si rende disponibile ad un percorso condiviso e ad aprire un tavolo di confronto per il bene e il futuro di Spoleto, al fine di verificare le condizioni per la costruzione di un campo largo e rappresentativo delle migliori forze della città, alternativo alle destre e pronto a farsi interprete delle esigenze e delle ambizioni dei suoi cittadini”. Neanche una riga sulla candidatura di Lisci già approvata dall’assemblea cittadina, Ora Spoleto, Socialisti e lista del candidato. “Lo abbiamo appreso dalla stampa, non c’è stato detto nulla” dicono amareggiati dalla segreteria. Della Laureti non c’è traccia: c’è chi dice sia in vacanza in Grecia, chi sospetta sia tornata e abbia continuato a mantenere contatti con Sisti ma anche con Forza Italia. Di sicuro il Pd Spoleto non sembra intenzionato a fare alcun passo indietro per una “decisione perugina che non ci trova d’accordo. Ci vedremo in assemblea”.
Giovedì 12 agosto, ore 18.10 – poco più di un’ora e un’altra tegola si abbatte sul Pd. Firmata stavolta dal Movimento 5 Stelle che sposa la candidatura di Sisti. Sarà per questo che i grillini di Samuele Bonanni, guidati dal ternano Thomas De Luca, hanno dato forfait agli inviti del piddì festivaliero. Cosa che fa pensare come, ancora una volta, quella di Sisti sia una candidatura imposta dal capoluogo di Regione. D’altra parte il M5S spoletino non ha le forze per sostenere una campagna in solitaria, ma a questo punto all’alleato nazionale si è preferito il civico nato all’ombra dell’ex sottosegretario Bocci. “In un quadro che ci vede alternativi alle destre e disposti ad evitare ogni frammentazione, accogliamo favorevolmente la disponibilità di Andrea Sisti” scrivono dal M5S “come Meetup Spoleto 5 Stelle, e con tutti i referenti del MoViMento 5 Stelle Umbria, siamo fin da subito pronti a lavorare a questo ambizioso progetto per la città”.
Giovedì 12 agosto, ore 18,45 circa – nella sala Monterosso di Villa Redenta è da poco cominciata la presentazione della candidatura di Diego Catanossi per “Spoleto 2030”, costola civica di Azione dell’europarlamentare Carlo Calenda, presente all’iniziativa. In prima fila siede Andrea Sisti, concentratissimo nel seguire i lavori. È proprio Calenda a salutarlo: “Tu sei Sisti? Perché non collaborate con noi?”. “Sì che collaboriamo” risponde l’agronomo che non si aspettava di essere chiamato in causa. “E poi” aggiunge Calenda, ignaro che pochi minuti prima il M5S ha battuto la propria nota di appoggio a Sisti, “evitate alleanze con i 5 Stelle, sono deleteri, lascietali stare”. Patapumfete!.
Giovedì 12 agosto, ore 19,51 – sbaglia chi crede che sia finita. Perché a chiudere la giornata ci pensa Italia Viva, il partito di Renzi, dato neanche al 3%, che ammette l’implosione di Spazio Civico (“la coalizione si è sfaldata ed è venuta meno proprio in queste ultime ore”) ma conferma fedeltà a Sisti: “intendiamo proseguire il percorso attraverso il sostegno alla candidatura di Andrea Sisti che per noi può rappresentare in base a quanto dichiarato dallo stesso, il garante per la realizzazione di un nuovo progetto politico di lungo respiro per la nostra città ma soprattutto per un futuro di prospettive per le nuove generazioni”.
I possibili scenari
È in questo guazzabuglio, con ribaltoni e controribaltoni ancora in corso, da registrare certamente anche dopo il prossimo ferragosto, che Spoleto rischia di vedere più fronti andare alle urne.
Il primo blocco alle elezioni potrebbe essere quello del Pd di Stefano Lisci (con Ora Spoleto, Socialisti e lista del candidato che hanno messo un paletto ad eventuali inciuci con Forza Italia, Difendiamo Spoleto e liste Bececco) a cui si potrebbe unire Spoleto2030 e SpoletoSì. Sempreché Perugia non imponga un suo passo indietro.
C’è poi lo Spazio Civico di Andrea Sisti (CiviciX, M5S e Italia Viva): in ipotesi una fusione con il Pd è sul tavolo ma quello del candidato sindaco appare un ostacolo insormontabile.
Un terzo blocco per le elezioni potrebbe andarsi a comporre tra Forza Italia, le 2 liste Bececco, Laboratorio e Rinnovamento con l’opzione di un accordo con SpoletoSì dell’ex liberale ed ex azzurro Maurizio Hanke.
Il quarto è rappresentato da Giancarlo Cintioli che dopo l’annuncio della candidatura (Insieme per Spoleto) continua la sua marcia silenziosa ma densa di incontri con il mondo dell’imprenditoria e della società civile di destra e sinistra. Cintioli ha già incassato il sostegno di Tommaso Barbanera (presidente Confcommercio), dei bocciani e proprio ieri si è recato a colloquio con un ristoratore del centro storico, già in odor di candidatura con il centrodestra, ad offrirgli, in caso di vittoria, il posto di assessore al turismo. Si parla di Filippo Tomassoni, anche se il diretto interessato non ha voluto commentare la notizia. Di oggi poi il sostegno di Surace e Zampa e quindi di Massimo Brunini, con cui i rapporti non sono stati sempre idilliaci.
Sulla carta c’è poi Rosario Murro del Popolo della famiglia, che stamani manda una nota a firma del coordinatore regionale Saimir Zmali per ricordare che della partita c’è anche il movimento del blogger e giocatore di poker Mario Adinolfi. E siamo a 5.
Resta poi l’incognita del centodestra di Fratelli d’Italia, Lega e delle liste civiche Alleanza civica e Spoleto Popolare. Impossibile parlare con i vari coordinatori, chiusi nel silenzio imposto da Perugia. Fratelli d’Italia mantiene, al momento, il nominativo di Sergio Grifoni, che non dispiace ai civici ma non altrettanto alla Lega che invece punta su Paolo Imbriani (su cui i civici nutrono più di una riserva). Zaffini avrebbe in tasca una seconda opzione che svelerà al tavolo solo la prossima settimana. Se non dovesse essere accettata neanche questa non è affatto escluso che i due partiti correranno alle elezioni ognuno per la propria strada (Ac e Sp potrebbero decidere, sentita la base, anche di staccare la spina). Con la promessa di ritrovarsi al ballottaggio. E forse si arriva a 7 blocchi per altrettanti candidati.
Aggiornamenti: FI corre con Bececco
Sabato 14 agosto – Il copione già anticipato nell’edizione di ieri, si materializza nella prima mattinata di sabato con Forza Italia che ufficializza di correre da sola alle elezioni con le liste della Bececco e quella di SpoletoSì di Maurizio Hanke e di aver abbandonato il nome di Andrea Sisti “che si professava civico ma che invece era spinto da Perugia da Pd, M5S e CiviciX“. Ecco la nota: “Forza Italia, Spoleto Si e Spoleto Futura hanno convintamente proseguito nel progetto di costruzione di un polo moderato e liberale in grado di dare un’amministrazione seria ed affidabile alla Città di Spoleto, questo anche alla luce della rottura del tavolo dello “Spazio Civico”, che si è dimostrato avere un percorso già precostituito con uno sguardo rivolto esclusivamente alla Sinistra nelle sue solite declinazioni spoletine, cercando addirittura di imporre un nome che si professava civico ma che poi si è scoperto essere spinto nel perugino contemporaneamente da Pd, M5S e CiviciX“.
La vera novità è l’ingresso di Hanke nel nuovo polo di centro destra, visto che solo nel 2013 salvò dalla crisi di Giunta il sindaco Daniele Benedetti (Pd) con l’ingresso nel board di Carlo Alberto Zualdi. Non solo. Nella nota non c’è traccia delle liste di Laboratorio (creata da De Augustinis per le elezioni del 2018) e di Rinnovamento, vicine a Forza Italia: che i due progetti politici siano definitivamente falliti con l’ingresso degli esponenti di spicco (Angelo Loretoni e Mario Mancini su tutti) nel partito del Cavaliere?
Articolo1 con Cintioli, la dichiarazione di non appartenenza alle logge massoniche
Sempre di questa mattina la decisione di Articolo 1, guidato in Umbria da Piero Mignini e a Spoleto da Agostino Pensa, che sosterrà la candidatura di Giancarlo Cintioli. Il Partito di Pier Luigi Bersani e Roberto Speranza (annunciati a Spoleto nelle prossime settimane) si è ritrovato nei giorni scorsi a Spoleto per porre sul tavolo le principali questioni da risolvere in città, due in particolare: la crisi del lavoro e la riqualificazione dell’area ex Pozzi attraverso i fondi europei. Articolo1 dovrebbe presentarsi alle elezioni amministrative con una propria lista.
Di sabato mattina l’iniziativa del segretario Pensa il quale “visti i continui atteggiamenti di pressioni da Perugia” chiederà ai candidati sindaci “una dichiarazione di non appartenenza a logge massoniche né a lobby di pressione economico-finanziaria. Una idea di cui ho parlato già con Giancarlo Cintioli che si è dichiarato pronto a firmarla”. Per una lista nuova in favore dell’ex consigliere regionale, una sembra scricchiolare, quella di Difendiamo Spoleto, dove non tutti sarebbero d’accordo sulla scelta di Cintioli. A cominciare dall’amico-nemico Massimo Brunini.
Si andrà al ballottaggio
E visto il quadro attuale, è certo già da ora che si andrà al ballottaggio. Già, il ballottaggio, soluzione ideale per tutti quegli schieramenti ostinati nel mantenere vivi interessi e tornaconti che poco hanno a che fare con il bene della città, di questa Spoleto che non riesce a trovare una sintesi, ancora suddita di vecchi marpioni, ma anche di giovani con velleità di imitare chi non può certo vantare di essersi speso per la propria comunità. Proclami a parte.
Aggiornato alle 10.20 del 14 agosto 2021
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