Il Partito Democratico di Foligno stila il bilancio dell’anno appena concluso, e guarda al futuro.
Soddisfazione ed ottimismo per la segretaria Patrizia Epifani e la capogruppo Seriana Mariani, che sabato mattina hanno convocato la stampa nella sede di via Mazzini.
Dopo le pesanti sconfitte di Perugia e Spoleto, la riconferma a guida piddina della terza città dell’Umbria ha assunto un doppio valore, con una giunta che è quasi un monocolore ed un gruppo consiliare di ben tredici componenti. Altro fiore all’occhiello del Pd folignate, l’elezione del sindaco Nando Mismetti alla presidenza della Provincia.
Ora ’obiettivo è puntato sulle ormai imminenti elezioni regionali, o meglio sull’individuazione di una candidata espressione della cosiddetta area vasta, in quanto – altra notizia non certo secondaria – sulla ricandidatura a Palazzo Cesaroni dell’uscente Luca Barberini non sembrano esserci dubbi. “Molto dipende dalla legge elettorale che sarà varata dal consiglio regionale – precisa la segretaria Epifani – ma nel caso di collegio unico con lista di venti candidati, l’area vasta dovrà indicare anche una donna in base alla legge della doppia preferenza di genere”. Non viene data per scontata nemmeno la provenienza spoletina, anzi molti addetti ai lavori ipotizzano una figura di primo piano dell’ex giunta provinciale.
Dal canto suo la capogruppo Mariani punta molto sulla partecipazione, il legame con il territorio l’apertura alla città, dichiarandosi disponibile al ripristino delle consulte di quartiere tanto che – fa sapere – la discussione è già calendarizzata per il 13 gennaio, seppure manca ancora l’accordo su modalità di elezione o nomina e la definizione dei confini territoriali.
Ben vengano anche consigli comunali tematici sui grandi temi cittadini, aperti alla cittadinanza. Il gruppo del Pd – è stato detto – vuol giocare tutte le carte possibili anche sulla sempre più intricata vicenda dell’ex Zuccherificio, ma – rileva – “al momento non ci sentiamo di indicare una nostra strategia, auspicando piuttosto una ripresa del dialogo”.
La Seriani è pronta ad affrontare sino in fondo anche i temi della sicurezza “pur non ravvisando particolari allarmismi e cercando di non prestare il fianco a chi vuole speculare sul tema”.
E sul rapporto con l’opposizione: “non credo che si possa andare avanti con la forza dei numeri, ma per ora dialogare con la minoranza è stato davvero complicato, dei tentativi li abbiamo fatti, anche perché non siamo proni all’amministrazione comunale, ma con alcuni resta davvero impossibile”.