Elezioni amministrative, Piero Bernardini si dimette da segretario dell'unione comunale del Pd di Amelia e riconsegna la tessera del partito
Le elezioni amministrative di Amelia non hanno riservato sorprese; Laura Pernazza ha confermato il pronostico centrando il bis con 3524 voti. Già dalla campagna elettorale si era intuito la candidata del centrodestra aveva alle spalle il sostegno di tutta la coalizione che ha lavorato in modo unito e con sostegno deciso nei confronti della Pernazza. La guerra a suon di carte bollate all’interno del Pd ha evidenziato, invece, il ‘vizietto’ dei dem di insistere su soluzioni calate dall’alto che, come sottolineato dal segretario provinciale di Terni, Fabrizio Bellini, portano “ad essere penalizzati”.
Gli elettori ‘bocciano’ il Pd alle elezioni amministrative di Amelia
Laura Pernazza ha parlato di un risultato “oltre le aspettative” e a ragione, visto che la somma dei voti degli altri due candidati (Bernardini 2216, Petrarca 667) non arriva a insidiare il risultato della Pernazza (i voti di differenza rimarrebbero 1241). Ma un dato emerge chiaramente; gli elettori hanno bocciato la direzione centrale del Pd, affidando a Bernardini (legittimamente eletto dal Pd amerino) la propria preferenza, bocciando, di fatto, l’imposizione di Bori e ‘compagni’ del candidato Petrarca che ha solo ‘tolto’ voti al centrosinistra e ha infastidito l’elettorato stesso.
Resa dei conti nel Pd
Il centrosinistra si è trovato a fare i conti con le divisioni interne al Pd, nello specifico tra i candidati Piero Bernardini e Pomepo Petrarca. La direzione centrale del Pd, al momento di decidere il candidato del centrosinista, ha delegittimato proprio Bernardini, che era stato eletto segretario dell’Unione comunale del Partito democratico di Amelia, per ‘investire’ Pompeo Petrarca della fiducia del partito. La questione è finita a ‘carte bollate’ con Bernardini che si è rivolto alle Commissioni di garanzia del partito.
Dimissioni e riconsegnata la tessera del Pd
“Il vero dato politico non è stata la spaccatura del centrosinistra, quanto la spaccatura del PD, operata dai vertici regionali, provinciali contro le decisioni del PD amerino – ha commentato Bernardini dalla sua pagina Facebook- Ritengo che un partito che non rispetti le regole interne di trasparenza, di democrazia, viatico queste ultime nell’informare e rappresentare l’intera società democratica e liberale, sia uno strumento inservibile ed inutilizzabile per il bene comune. Oltre lo stesso dato quantitativo del suo consenso. Pertanto, ho maturato la decisione di dimettermi a Segretario dell’Unione Comunale del PD di Amelia e, nel contempo, di restituire la tessera di adesione al PD stesso. Non si è riusciti mai ad andare oltre una sterile minoranza all’interno di un partito, il PD, – conclude Bernardini – che senza rimpianti, né rancori, né risentimenti, ma con la leggerezza e la responsabilità di un’autentica libertà, mi accingo a lasciare”.