Chiesto formalmente l’annullamento dell’atto di nomina del presidente dell’Atc3 del Ternano – Orvietano a seguito dell’elezione da parte del Comitato di gestione. Elezione che la Libera Caccia, attraverso l’istanza presentata dal proprio legale, Marzio Vaccari, contesta formalmente, in quanto non sarebbe stata rispettata la maggioranza imposta dalla legge.
La norma impone infatti una maggioranza dei due terzi dei consiglieri assegnati, che stabilisce in numero di 20; pertanto il limite numerico minimo per l’elezione del presidente è di 14.
Solo che alla prima seduta del Comitato si sono presentati 19 membri, in quanto uno dei nominati si era dimesso.
Roberto Romani ha ottenuto 13 voti, ritenuti sufficienti in quanto due terzi calcolati su 19 membri. Una interpretazione che però la Libera Caccia contesta, ritenendo i 13 voti raccolti da Romani non sufficienti per la sua elezione a presidente.
“Da voci interne all’Atc 3 – scrive l’avv. Vaccari nell’istanza inoltrata alla presidente Proietti, all’assessore Meloni e agli uffici della Regione – sembra che detta votazione venga considerata valida in ragione delle dimissioni, precedentemente rassegnate da un membro, che, secondo una autonoma interpretazione, avrebbero fatto diminuire il quorum a 13. Dato atto che le dimissioni temporanee di un membro non modificano le maggioranze imposte dalla legge – che si riferisce ai consiglieri assegnati (indipendentemente dalla presenza) – è risultato che al momento della votazione la comunicazione del nuovo componente fosse già stata inviata dalla Regione Umbria all’ATC n. 3, dapprima con mail ordinaria e poi con mail pec. Anzi, da quanto appreso, il neo eletto era fuori dalla sala del Comitato e non gli è stato consentito di entrare e quindi di votare”.
Da qui la richiesta formale di invalidare l’elezione, “in osservanza al principio stabilito dalle SSUU della Cassazione, che, rilevando che è la legge a disciplinare la composizione dei comitati direttivi degli Atc, statuisce che le loro decisioni sono assoggettate ai poteri di controllo e vigilanza degli enti pubblici
territoriali”.
In ogni caso, Libera Caccia di ricevere tutta la documentazione e le comunicazioni relative alla sostituzione del componente dimesso. “Si chiede – conclude la sua istanza l’avv. Vaccari – che l’invio venga effettuato con immediatezza, stante i tempi per l’azione giudiziaria”.