Alessia Chiriatti
Sembra proprio che la E45 diventerà un'autostrada: sono state infatti approvate, a larga maggioranza, le due mozioni (del Pd e del centrodestra) favorevoli alla trasformazione in autostrada della strada di grande comunicazione e respinte, sempre a larga maggioranza, i documenti contrari al progetto, proposti da Idv e Lega. Un dibattito serrato, che ha visto la partecipazione da parte di diversi consiglieri regionali, che hanno deciso di prendere la parola nel corso della seduta di questa mattina.
Il ricordo di Provantini – All'inizio della seduta dell'Assemblea legislativa il presidente Eros Brega ha commemorato la figura di Alberto Provantini, ex assessore regionale nelle prime tre legislature, scomparso dopo lunga malattia il 24 gennaio scorso. “Con il suo impegno, la sua passione e la sua intelligenza – ha detto il presidente Brega -, Alberto Provantini ha dato un contributo altissimo allo sviluppo della città di Terni e dell'Umbria, interpretando nella maniera più nobile e generosa la 'scelta di vita' dell'impegno politico e istituzionale fatta in giovanissima età come dirigente della Federazione giovanile comunista ternana, nel 1956, e poi negli anni successivi nel Pci, Pds, Ds, fino al Partito democratico”.
Il dibattito – Dopo la commemorazione, il consiglio ha dato spazio al dibattito sulla E45. La prima mozione, firmata da Renato Locchi e Andrea Smacchi, entrambi del Pd, dal titolo “Verifica delle modalità'' si è interrogata sui tempi previsti per la messa in sicurezza e per la trasformazione in autostrada della strada di grande comunicazione E45. Al centro anche la necessità di esclusione di pagamento di pedaggio per gli utenti umbri, quella di completamento della realizzazione dell'asse viario Perugia-Ancona, oltre che del finanziamento per la realizzazione dell'intero nodo viario di Perugia.
La seconda mozione è stata presentata da Oliviero Dottorini, capogruppo Idv, con il titolo “Contrarietà della Regione Umbria al progetto di trasformazione in autostrada della strada di grande comunicazione E45 – necessità di completamento delle numerose opere infrastrutturali incompiute e di potenziamento del collegamento verso nord, nonchè della portata, della ex Fcu (Ferrovia centrale umbra)”.
Del centrodestra (Fi, Udc, Fdi, Ncd) la terza e ultima mozione sull'argomento ha avuto come titolo “Prevista trasformazione in autostrada della strada di grande comunicazione E45 – definizione da parte della giunta di una proposta di organizzazione delle uscite/entrate attraverso un sistema multi lane free flow. Adozione di interventi da parte della giunta medesima perchè venga scongiurato che gli utenti umbri debbano pagare il pedaggio nel tratto regionale”.
Il consigliere regionale dell'Italia dei Valori, Paolo Brutti, ha rimarca la contrarietà al progetto di trasformazione della E45 in autostrada. Per Brutti “ci stiamo imbarcando in una versione locale della famigerata Salerno-Reggio Calabria”, quando invece sarebbe bastato mettere un pedaggio al valico del Verghereto per trovare le risorse necessarie alla manutenzione.
La risposta di Rometti – “La giunta regionale sul tema delle infrastrutture ha seguito due direttrici: la prima, far avanzare le opere finanziate ma bloccate per motivi vari; la seconda, proporre un avanzamento strategico dei vari progetti. Sul primo versante, i risultati sono significativi, ad eccezione della Perugia-Ancona, che ha problemi legati alla situazione di quattro aziende che sono fallite“: ha esordito così l'assessore Silvano Rometti, concludendo il dibattito sulle mozioni, due favorevoli e una contraria, riguardanti il progetto per trasformare in autostrada la E45. Rometti, che si è detto “sorpreso per aver ascoltato interventi che mettono in discussione scelte che invece la Regione deve fare“, ha ricordato che la E45 è “la spina dorsale della viabilità umbra, con le necessarie trasversali Est-Ovest: è un disegno, questo – ha ribadito Rometti – che non si può rimettere in discussione. Vista anche la scarsità delle risorse a disposizione“. L'assessore ha dato “atto a questo Governo di aver portato la questione E45 al Cipe, come non accadeva da anni, per un progetto che non è, come dice Paolo Brutti, una bufala. E' però un'operazione complessa: se non si ricorre al project financing, al contributo dei privati, di opere pubbliche in Italia e in Umbria ne vedremo poche“.
“Questo consiglio regionale – ha ricordato ancora l'assessore – la scelta sulla E45 l'aveva fatta, praticamente all'unanimità, nella scorsa legislatura. La E45 passerà nella sede in cui passa ora, con una piccola variante nel tratto Orte-Terni. E' implicito che per trasformarla in autostrada serva la terza corsia“.
Secondo Rometti, con il progetto per la E45, “l'Umbria può risolvere anche il problema del nodo di Perugia, che sta dentro la E45 nel tratto Collestrada-Madonna del Piano. Ora si può far rientrare anche il tratto Madonna del Piano-Corciano del nodo nel progetto per la E45”, che per il tratto umbro costerà due miliardi di euro. Dopo aver assicurato che “la giunta regionale farà di tutto per scongiurare il pagamento del pedaggio, su cui decide però lo Stato, non la Regione“, Rometti ha ricordato che, per la manutenzione della E45, la Regione spendeva fino a tre anni fa ogni anno 26 milioni di fondi statali, “che ora – ha concluso Rometti – sono zero“.
Il commento – “Quello che è successo oggi in Consiglio regionale è l'ennesimo grave errore in tema di infrastrutture. Ancora una volta destra e sinistra, unite da una visione cementizia dello sviluppo, avallano un'opera che lascerà all'Umbria soltanto devastazione ambientale e pedaggio a carico dei cittadini. La nostra regione perde una straordinaria occasione per sfilarsi da un progetto che non aveva senso dieci anni fa, ma che oggi assume i connotati di un'assurdità colossale”. Con queste parole Oliviero Dottorini, capogruppo Idv a Palazzo Cesaroni, commenta la bocciatura del Consiglio regionale (4 voti a favore, 22 contrari e un astenuto) della sua mozione contro la realizzazione della Orte-Mestre e contro la trasformazione in autostrada della E45.
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