Confindustria Perugia, Confartigianato Perugia e Foligno e Confagricoltura Perugia e i presidenti Campanile, Caprai, Nocetti e Bianchini non nascondono la propria delusione di fronte a quanto si è verificato ieri per la mancata partecipazione della cosiddetta “cordata Mencaroni” all’incontro istituzionale promosso dal presidente uscente della Camera di Commercio di Perugia Alviero Moretti. La riunione era stata convocata con l’obiettivo di riprendere quel percorso di condivisione di strategie, obiettivi e governance nella gestione dell’Ente Camerale ritenuti necessari anche per il difficile momento che l’economia, non solo provinciale, sta vivendo.“Di fronte alla indisponibilità al confronto che, con la loro assenza, hanno dimostrato le Associazioni che sostengono la candidatura di Giorgio Mencaroni – hanno affermato i presidenti delle tre organizzazioni – possiamo solo prendere atto che il risultato a cui si era giunti a dicembre, con la firma di un protocollo d’intesa sottoscritto da tutte le Associazioni attualmente presenti nel Consiglio Camerale, rappresentava per qualcuno un puro atto formale”. Già in quella fase, infatti, Confindustria Perugia e le altre Organizzazioni avevano dovuto rilevare che nei mesi precedenti erano state promosse riunioni, ristrette a pochi, in cui pare siano stati stipulati accordi e stabiliti obiettivi senza il preventivo, né tantomeno successivo, coinvolgimento di tutti gli attori di riferimento. Al contrario, fin dal primo incontro, Confindustria Perugia ha manifestato con molta trasparenza a tutte le Associazioni la volontà di esprimere una candidatura alla presidenza della Camera di Commercio invitando contestualmente tutti ad un confronto aperto e leale sulla proposta. “Ritenevamo, e riteniamo tuttora, che la candidatura di Giampiero Bianconi – sottolinea Confindustria – imprenditore che opera in diversi settori dell’economia regionale, potesse rappresentare un valore aggiunto da mettere al servizio di tutte le Associazioni presenti nel Consiglio Camerale”. Il rifiuto al dialogo, che si è concretizzato con l’assenza all’incontro che avrebbe dovuto svolgersi ieri, non può che condurre al deterioramento delle buone relazioni che hanno fino a questo momento caratterizzato la gestione della Camera di Commercio di Perugia. È stata infatti prodotta un’evidente divisione tra le Associazioni a dispetto di quella unità di intenti che invece viene richiesta dal tessuto economico e sociale rappresentato. E ciò appare tanto più grave in quanto, in occasione di alcuni incontri, svoltisi nelle scorse settimane, Confindustria, Confartigianato e Confagricoltura hanno manifestato la disponibilità a fare un passo indietro rispetto alla candidatura avanzata, con il solo e unico obiettivo di favorire la ricerca di un’intesa che, oggi più che mai, è ritenuta come necessaria dalle imprese e dalla collettività. Analoga disponibilità non è mai stata riscontrata da parte delle altre Organizzazioni. “Solo la ricerca di un percorso comune – hanno sottolineato i presidenti delle Associazioni – avrebbe potuto consentire di rispondere con alto senso di responsabilità alle aspettative delle imprese che rappresentiamo che chiedono unità, impegno e determinazione per affrontare e gestire la crisi in atto. L’assenza della “cordata Mencaroni” alla riunione si pone in antitesi con quell’unità di intenti che viene richiesta dal tessuto economico e sociale che tutti noi rappresentiamo”. Ed appare del tutto strumentale addurre, a giustificazione della mancata partecipazione all'incontro convocato dal Presidente Moretti, la iniziativa di Confindustria Perugia di promuovere un accertamento sui reali dati di rappresentatività di una Associazione.E ciò per un duplice ordine di motivi: primo, perché chi è certo di avere autocertificato dati reali dovrebbe considerare irrilevante un loro controllo; secondo, perché proprio l'incontro avrebbe potuto offrire l'occasione per approfondire e chiarire tale aspetto.“Confindustria, Confartigianato e Confagricoltura – hanno concluso i presidenti – sono consapevoli che un Ente come quello Camerale difficilmente potrà essere governato sulla base di uno o due voti in più, e questo a prescindere da chi potrà disporne. Laddove una convergenza non dovesse essere raggiunta, riteniamo di poter comunque assicurare, con la qualità del nostro operato e con la rappresentatività delle nostre Organizzazioni, un contributo importante allo sviluppo dell’economia locale a cui altri sembrano, forse, meno attenti, distratti dalla conquista di posizioni istituzionali”.
E' SCONTRO APERTO PER RINNOVO CARICHE CAMERA DI COMMERCIO
Mer, 25/03/2009 - 19:01