Droga confezionata in barattoli di vetro appesi ai rami degli alberi: uno spacciatore di nazionalità albanese nascondeva a Narni la sostanza per venderla.
Droga: i Carabinieri di Terni, grazie all’operazione “Dabbawala”, hanno sgominato una banda di spacciatori che consegnava a domicilio lo stupefacente.
Il concetto di “dabbawala” è nato in India sotto il dominio britannico. Molti inglesi che popolavano la colonia non amavano il cibo locale, così fu creato un servizio di delivery del pranzo destinato a chi non risiedeva nei pressi del posto di lavoro. Allo stesso modo, oggi, i nuovi pony express della droga consegnano a domicilio la cocaina: questo il nuovo modus operandi, a Terni, e non solo, nel tentativo di sfuggire alle riprese delle telecamere atte a sorvegliare le piazze e le pubbliche vie.
Ordinazioni di droga tramite instant messaging o social networks
Consegne da meno di un grammo fino a superare i dieci grammi; la banda di spacciatori smascherata con l’operazione “Dabbawala” – secondo gli inquirenti – agiva in tutto il territorio della città di Terni, sino ad arrivare a Narni. Qui, infatti, un ventunenne di nazionalità albanese sarebbe stato solito nascondere le dosi già confezionate, chiudendole in barattoli di vetro, che appendeva ai rami di alberi situati in zone boschive poco frequentate. Poi, una volta prese le ordinazioni tramite sistemi di instant messaging o social networks, avrebbe proceduto con la consegna a casa, in ufficio, alle feste.
4 kg di marijuana in un borsone all’interno dell’auto
L’attenzione dei carabinieri sul giovane albanese era stata avviata dopo che questi e due suoi connazionali, a febbraio erano stati arrestati dopo essere stati fermati con circa 4 kg di marijuana. La droga, appena arrivata dal Nord Italia, si trovava in un borsone, all’interno dell’autovettura su cui viaggiavano. Inoltre, in seguito a una perquisizione domiciliare, i Carabinieri avevano recuperato altre piccole quantità di cocaina e un bilancino di precisione per preparare le dosi.
Successivamente i tre erano addirittura evasi dalla sede in cui si trovavano agli arresti domiciliari. I militari, tuttavia, li hanno nuovamente tratti in arresto, dopo poche ore, a Narni.
I provvedimenti dopo l’ordinanza del Gip di Terni
Le indagini dei carabinieri sul ventunenne albanese, quindi, hanno portato a far emergere l’attività di consegne a domicilio che il giovane avrebbe portato avanti insieme ad altre due persone: la sua fidanzata, di origine venezuelana, ed un altro complice, di origini libiche. Per i due uomini – su disposizione del gip di Terni – è ora scattata la custodia cautelare in carcere, a Sabbione. La donna, invece, è stata posta agli arresti domiciliari.