Presentato stamattina il programma del percorso itinerante che coinvolge tutti i quartieri della città | Stirati “Storicamente il fuoco è simbolo di rinascita: che possa essere anche per Gubbio un momento di ripartenza”
Tornano dopo due anni di stop i “focaroni” di San Giuseppe, attraverso la manifestazione promossa dall’Università dei Falegnami di Gubbio, in collaborazione con i 4 quartieri eugubini, Sant’Andrea, San Giuliano, San Martino, San Pietro e con l’Associazione Maggio Eugubino, con il patrocinio del Comune di Gubbio.
La sospensione, causa Covid, dello svolgimento di qualsiasi tipo di manifestazione, non ha certo fatto mancare agli eugubini la voglia di continuare a vivere le proprie tradizioni, anzi: gli organizzatori con entusiasmo hanno presentato stamattina (14 marzo) a Palazzo Pretorio, il ritorno del percorso dei focaroni (sabato 19 marzo), insieme al sindaco Filippo Stirati, all’assessore all’Associazionismo e al Turismo Gabriele Damiani e all’assessore alla Cultura Giovanna Uccellani.
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A spiegare il dettaglio del programma è stato il presidente dell’Università dei Falegnami Roberto Filippetti: “Il percorso dei focaroni – ha detto – vedrà protagonisti i 4 quartieri di Gubbio. Si inizierà alle ore 19.30 con l’accensione del focarone di Sant’ Andrea, quindi a seguire alle ore 20 si accenderà quello di San Pietro, alle ore 20.30 quello di San Giuliano, e alle ore 21 San Martino. Una scansione oraria necessaria per permettere a tutti di poter godere e vivere da vicino ogni momento delle accensioni, che saranno contraddistinte dall’arrivo simbolico di una torcia accesa, portata dai ragazzi dei quartieri eugubini”.
Il sindaco Stirati ha parlato dei “focaroni” di San Giuseppe come degli “unici fuochi che, in questi tempi difficili, è opportuno accendere, mentre tanti altri dovremo lavorare per spegnerli. Da sempre, nella storia, il fuoco rappresenta passaggi rituali importanti, con retaggi profondissimi, un segnale di rinascita e ripresa. Questo è il senso che vogliamo dare a questa manifestazione, nel totale rispetto di tutte le cautele e nella piena assunzione di responsabilità”.