Documento per combattere le discriminazioni di genere sul posto di lavoro
Firmato questa mattina il protocollo d’intesa che sancisce l’unione sinergica tra l’ufficio della Consigliera di Parità della provincia di Terni e l’Ispettorato territoriale di Terni-Rieti. Hanno presenziato il Presidente della Provincia Giampiero Lattanzi, la Consigliera di Parità Maria Teresa di Lernia e il Direttore dell’Ispettorato del lavoro di Terni Stefano Olivieri Pennesi.
Il protocollo
“Si tratta di un protocollo che rende fattiva la collaborazione tra le due Istituzione, anche per quanto riguarda l’aspetto legale relativo alla gestione di eventuali criticità legate per l’appunto alle discriminazioni di genere, soprattutto intorno al mondo del lavoro” spiega il Direttore Olivieri.
“Un documento controcorrente”
Il Presidente della Provincia parla di un protocollo nuovo, in controtendenza rispetto alla situazione dell’ultimo decennio, durante il quale molti traguardi raggiunti sono stati poi cancellati.
“Ciò che si vede è solo la punta dell’iceberg di un sommerso molto preoccupante” ha affermato Di Lernia, sottolineando come la maggior parte delle vittime di discriminazioni siano donne.
Contrasto alle discriminazioni
Si tratta di un rinnovato impegno volto ad attivare efficaci azioni di contrasto alle discriminazioni di genere, con una particolare attenzione al ruolo genitoriale di lavoratori e lavoratrici. “Le parti si impegnano a porre in essere ogni iniziativa utile a favorire la piena applicazione della normativa in materia di parità e di pari opportunità tra uomo e donna nel lavoro, al fine di prevenire e rimuovere ogni forma di discriminazione di genere”, come riporta lo stesso documento.
I punti salienti
Una maggiore collaborazione nella segnalazione di eventuali situazioni discriminatorie, uno scambio continuo di dati al fine di avere un quadro generale della situazione. Controlli a tappeto anche nei confronti di piccole realtà e sulle aziende con base organica superiore alle 100 unità. Viene garantita inoltre una maggiore tempestività nell’esaminare le richieste di intervento presentate alle Consigliere di Parità.
Educazione
Gli accordi riguardano anche le attività formative, sia del proprio personale al fine di rafforzare competenze e metodologie di intervento, sia iniziative formative da promuovere a livello locale. Questo soprattutto in vista di una futura rieducazione culturale, alla base dei problemi di discriminazione di genere.
Le difficoltà delle mamme che lavorano
Un documento importante che arriva proprio quando l’emergenza Covid sta portando ulteriormente alla luce, se mai ce ne fosse bisogno, le difficoltà di essere un genitore che lavora. Una madre che lavora. Si parla, infatti, dove si è visto un aumento di congedi e dimissioni soprattutto da parte delle lavoratrici, che si sono trovate a scegliere tra la gestione famigliare, con i più piccoli in DAD, e il proprio lavoro.
“Incidere nelle difficoltà dei rapporti di lavoro”
“Diamo la possibilità di denunciare situazioni che richiedono un intervento da parte delle istituzioni – ha spiegato Olivieri Pennesi – per poter incidere positivamente nelle difficoltà di rapporti di lavoro, proprio per l’appartenenza al genere maschile o femminile, ma anche transgender. La nostra intesa si basa sulla possibilità di dotarci di una struttura anche logistica per offrire consulenze”.
di Alessia Marchetti