“Restituita la verità ai cittadini” – Queste le prime parole a Tuttoggi.info di Leopoldo Di Girolamo, a commento della sentenza della sezione Centrale della Corte dei Conti che ha assolto, oltre all’ex sindaco di Terni, anche l’assessore al Bilancio, Piacenti D’Ubaldi e gli altri 7 ex assessori della giunta a guida Pd per la nota vicenda legata al dissesto del Comune di Terni. D’Ubaldi era stato condannato al risarcimento di 59.034 euro, mentre Di Girolamo era stato condannato a pagare 11.180 euro: la II sezione Centrale della Corte, dopo il ricorso dei due esponenti del Pd, ha assolto entrambi e rigettato le istanze di ricorso della Procura della Corte dei Conti dell’Umbria contro gli altri ex 7 assessori (già assolti): Francesca Malafoglia, Emilio Giacchetti, Stefano Bucari, Francesco Andreani, Daniela Tedeschi, Cristhia Falchetti Ballerani e Tiziana De Angelis.
Assoluzione per ex sindaco Di Girolamo
“Questi processi hanno sempre un margine di incertezza – spiega Di Girolamo a TO – ed è stata restituita la verità su quello che è veramente accaduto e soprattutto ai cittadini che in quel periodo hanno avuto modo di confrontarsi con una notizia che ha avuto eco nazionale. Abbiamo operato con correttezza riconoscendo che c’era un debito e offrendo un piano di rientro (con il ‘famoso’ fondo di rotazione) che è stato però bocciato dalla Corte dei Conti che non ha ritenuto plausibile la cifra di oltre 14 milioni di euro proposta, sostenendo che ci fossero altri debiti legati soprattutto alla situazione delle partecipate”.
“Accuse cadute”
Dopo i 9 capi d’accusa caduti anche la condanna pecuniaria e quella interdittiva sono state ribaltate dalla Corte Centrale che ha sancito la correttezza dell’operato dei membri della giunta Di Girolamo coinvolta nelle inchieste Spada che avevano sollevato un clamore mediatico senza precedenti per la città di Terni, anche per le modalità particolarmente ‘clamorose’ con le quali erano state applicate le decisioni della Procura della Repubblica di Terni. “La Corte dei Conti aveva rigettato il nostro piano di rientro – commenta ancora Di Girolamo – mettendola sul piano contabile, ma senza parlare poi nel concreto di cifre. L’Osl (Organismo Straordinario di Liquidazione) che ha lavorato per 4 anni ha individuato una massa debitoria per 17 milioni, cifra non molto lontana da quanto avevamo previsto nel nostro piano di rientro”.
“Accuse sconfessate”
“Due accuse sono poi state sconfessate – conclude Di Girolamo – quella relativa ai bandi per gli appalti del verde pubblico e quella del percolato ed è abbastanza strano che rispetto a queste non abbiano proposto neanche appello. Adesso aspettiamo di leggere le motivazioni della sentenza, ma certamente è stata restituita la verità di quel periodo ai cittadini”.
“Di Girolamo persona per bene”
“Leo Di Girolamo e le persone della sua giunta erano e sono persone perbene, che hanno sempre messo al centro gli interessi della comunità ternana. Lo dicemmo – commenta il senatore Walter Verini, Segretario della Commissione Giustizia e Capogruppo PD n Antimafia – anche nei giorni ingiusti e dolorosi di provvedimenti pesanti e discutibili della stessa Magistratura, che anche nelle modalità in cui vennero attuati, sollevarono interrogativi e perplessità. Questa sentenza non risarcisce certamente il dolore e il danno subito da queste persone, anche a causa di attacchi e speculazioni politiche, ma rende comunque giustizia a persone di cui la comunità ternana non ha mai dubitato”.
Esulta il PD “Giornata epocale”
“Esprimo profonda soddisfazione per la decisione della Corte dei Conti sulle assoluzioni per gli ex amministratori di centrosinistra e sul rigetto dei ricorsi presentati dalla Procura della magistratura contabile relativamente ad altri sette ex amministratori – commenta il segretario regionale del Pd, Tommaso Bori – La decisione di oggi segna un momento storico, dunque, per la storia della città caratterizzata da chi si è dimostrato protagonista di tutte le azioni necessarie per salvare Terni dal dissesto. Una giornata epocale che ci permetterà di ripartire con forza, costruendo insieme un’alternativa valida contro chi disprezza i cittadini e non persegue il bene comune”.
“Verità e giustizia”
“Questa sentenza è una vittoria della verità e della giustizia – hanno commentato il segretario comunale Pierluigi Spinelli e quello provinciale Fabrizio Bellini – Il Partito Democratico di Terni rivendica con determinazione la qualità e la dedizione dei suoi amministratori e si impegna a restituire alla città una guida amministrativa all’altezza della sua storia e della tradizione di buon governo che ha sempre caratterizzato il centrosinistra”.
“Restituita dignità”
“La fine del ciclo di governo di quelle amministrazioni è cosa discutibile, è indiscutibile invece che siano state messe sotto una pressione fortissima, la quale ha avuto ripercussioni anche su partite di grande delicatezza come quella del dissesto, sulla quale è stata fatta finalmente totale chiarezza – commenta il capogruppo del Pd in consiglio comunale, Francesco Filipponi – Ora che la dignità è stata restituita a persone che hanno pagato un prezzo ingiusto e immotivato, il gruppo del PD guarda al futuro di una nuova generazione che alle spalle non ha nulla di cui vergognarsi. A tutte le persone coinvolte va il ringraziamento per il lavoro svolto negli anni, con grande senso di responsabilità e l’affetto sincero per la chiusura di questa pagina”.