Nasce a Spoleto il MAG | Debutto con la mostra "De Chirico: la ricostruzione" - Tuttoggi.info

Nasce a Spoleto il MAG | Debutto con la mostra “De Chirico: la ricostruzione”

Carlo Vantaggioli

Nasce a Spoleto il MAG | Debutto con la mostra “De Chirico: la ricostruzione”

MetaMorfosi crea la Modern Art Gallery a Palazzo Bufalini | Prossimamente, Canova, Warhol e Lippi | Strinati show
Sab, 27/02/2016 - 00:33

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Inaugurata oggi a Palazzo Bufalini, Piazza Duomo, la mostra “De Chirico: la ricostruzione”  una importante iniziativa  organizzata da MetaMorfosi con il sostegno del Comune di Spoleto, della Regione Umbria, della Fondazione Hruby e della Fondazione Giordano.

Curata da Claudio Strinati, l’esposizione raccoglie, nei 200 metri quadrati del nuovo spazio espositivo, una selezione di capolavori del maestro Giorgio De Chirico (1888 – 1978) considerato il principale esponente della pittura metafisica italiana.

La mostra di MetaMorfosi apre con Spoleto una serie di progetti di qualità che prevedono la creazione di eventi di grande spessore culturale ma in dimensioni  ridotte ed in spazi e città fuori dai consueti grandi circuiti, che verranno chiamati MAG (MetaMorfosi-Modern Art Gallery).

Lo spiega alla stampa il presidente della società, Pietro Folena, lunga militanza politica alle Botteghe Oscure, che annuncia anche l’apertura del prossimo MAG che si terrà a breve ad Amalfi.

All’incontro con i giornalisti presenti anche il sindaco di Spoleto Fabrizio Cardarelli, il curatore della mostra il Prof. Claudio Strinati e il Prof. Paolo Picozza, presidente della Fondazione Giorgio e Isa de Chirico, che possiede un amplissimo fondo di opere del Maestro.

Da questo grandissimo contenitore della Fondazione sono state scelte 13 opere che appartengono tutte alla fase definita del Pictor Optimus, quella degli ultimi 30anni di vita del Maestro.

Folena anticipa anche alla stampa  i prossimi passi del MAG di Spoleto, con la mostra su Canova che si terrà in corrispondenza del prossimo Festival dei Due Mondi e poi ancora quella su Andy Warhol ed infine quella su Filippo Lippi.

Spiega il Prof. Picozza, mentre fuori dal Tric Trac scelto come luogo informale per la conferenza stampa sta diluviando, “De Chirico sarebbe stato felice di questa situazione. L’avrebbe considerata ideale, odiando lui  il bel tempo e la primavera sopratutto”.  Un De Chirico non nuovo alla bellezza di Piazza Duomo e di Spoleto, essendo stato più volte presente al Festival nei primi anni della kermesse. Bellezza complessiva di un luogo che si riunisce appunto intorno al valore di una piazza principale, proprio come il senso della ricostruzione da cui nasce il titolo della mostra. Ricostruzione intesa anche come rinascita dopo la tragedia della guerra, mostrando quindi nella pittura anche un lato decisamente politico dell’artista De Chirico.

Il Prof. Claudio Strinati, annoverabile tra quegli splendidi studiosi italiani (come lui Philippe Daverio e Vittorio Sgarbi ad esempio) capaci di affabulazioni mediatiche di grande fascino, intrattiene  invece la stampa sulla grande capacità e sapienza artistica del De Chirico, trasformando  così il pittore in una sorta di mito, di unicum, “sommo maestro come  poteva essere il Caravaggio nella sua epoca”. Strinati, non tradendo la sua vena comunicativa, per spiegare meglio il concetto di unicità si lancia in una iperbole valoriale che  mette a confronto De Chirico, David Bowie e Umberto Eco. Più metafisico di così! Di grande fascino anche la teoria di Strinati sul perchè De Chirico è stato anche un artista molto copiato post mortem. “La verità è che in Italia di grandi artisti, intesi come sommi, unici, ce ne sono pochissimi. Tutto il resto è una schiera di grandissimi e bravissimi allievi che hanno copiato tantissimo e replicato all’infinito l’idea del loro maestro”. E tra i pochissimi, i sommi, c’è appunto Giorgio De Chirico, di cui Strinati loda anche la splendida capacità come scrittore e romanziere, riferendosi sopratutto ad un manualetto sulla tecnica pittorica, molto consultato ed apprezzato dai pittori moderni e contemporanei.

Decisamente più istituzionale il sindaco Fabrizio Cardarelli, che tuttavia non nasconde  la grande soddisfazione di ciò che sta accadendo in città in tema di cultura, trovando anche il modo di esorcizzare bonariamente la recente sconfitta di Spoleto come candidata a Capitale Italiana della Cultura. “Avremo anche perso, ma noi ci stiamo lavorando seriamente sulla cultura, prova ne è anche l’allargamento della programmazione del Festival oltre il consueto periodo di giugno e luglio. L’apertura del MAG è per noi l’ulteriore conferma che Spoleto vuole essere anche capitale di eccellenza nell’arte”.

La mostra, che è stata inaugurata ufficialmente oggi alle 18,30 alla presenza della Presidente della Regione Catiuscia Marini, rimarrà aperta dal 27 febbraio al 5 giugno. Gli spazi espositivi e l’allestimento del piano nobile di Palazzo Bufalini, concessi in uso dall’Avvocato Massimo Marcucci,  sono stati curati dall’Architetto Giuliano Macchia. Ringraziamenti e citazione d’obbligo anche per lo spoletino Vittorio Faustini, ormai da anni Direttore Generale di MetaMorfosi srl.

Riproduzione riservata

Foto: Tuttoggi.info (Carlo Vantaggioli)

          Ufficio Stampa Comune Spoleto

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