Il Covid 19 non aumenta i decessi nella Valle Umbra Sud dove, anzi, diminuiscono. Sono i dati che analizza Mario Bravi, segretario provinciale dello Spi Cgil per il comprensorio del folignate dove si evidenzia una controtendenza rispetto al dato nazionale. Ovunque, in realtà, tranne che per Foligno città.
I numeri delle città
Quanto alla Provincia di Perugia, a gennaio e febbraio si registra un -11,1 per cento, a marzo un 6,9 e ad aprile -6,8. Più articolata la situazione del primo quadrimestre e divisa per Comune e per fascia d’età nei comuni della Valle umbra sud. A Gualdo Cattaneo dai 65 ai 74 anni – 28 per cento, – 41 fino a 84 anni, +37 over 85. A Nocera Umbra -9,1 da 65 a 74, -16,7 fino ad 84, +87 per gli over 85. A Montefalco +25 per cento da 65 a 74, -54 fino ad 84 e +25 over 85. A Spello nessuna variazione nella fascia da 65 a 74 anni, +67 per cento da 75 a 84 e -15 per gli over 85. Foligno è quello che va in controtendenza: -40,3 per cento per la fascia 65-74, +9,6 per la fascia 75-84 e +28 per gli over 85. A Trevi -16 fino a 74 anni, -33 da 75 a 84 e +4 over 85. A Valtopina +66 per cento nella fascia 65-74, +66 nella fascia 75-84 e -54 nella fascia over 85. A Bevagna +66 per cento tra 65 e 64, +66 tra 75 e 84 e -54 per gli over 85.
Il caso di Foligno
L’analisi specifica della città di Foligno mostra una media dei decessi, dal 2015 al 2019, in leggero aumento. Nella fascia 65-74 il risultato è 13,4, tra 75 e 84 anni 29,2 e negli over 85 58,2. Quanto ai numeri assoluti, nel primo quadrimestre 2020 i morti tra 65 e 74 anni sono 88, quelli tra 75 e 84 anni sono 32 e quelli over 85 sono 75.
L’interpretazione dei dati dei decessi in relazione al Covid
“Il Covid19 – dice Mario Bravi – è un’emergenza tutt’alto che conclusa e ha fatto aumentare in molte parti d’Italia i decessi. La nostra provincia – prosegue – registra positivamente dati in controtendenza con una diminuzione dei decessi rispetto all’anno precedente, a parte la situazione dei grandi anziani. Crediamo che le ragioni di questo dato positivo vadano ascritte alla prevalenza di una sanità di carattere pubblico, ad una articolazione consistente nel territorio e ad una antropizzazione più bassa rispetto alle regioni del centro nord“.