Non finisce mai di stupire Davide Pecorelli, il 49enne imprenditore di San Giustino fintosi morto nel 2021 in Albania e riapparso 9 mesi dopo da “naufrago” a bordo di un gommone al largo dell’Isola di Montecristo.
Dopo l’ok della Cassazione alla richiesta di estradizione presentata dalla magistratura albanese, che a breve gli potrebbe aprire le porte del carcere di Tirana per i prossimi 4 anni (richiesta di primo grado per truffa aggravata nel Paese delle Aquile), l’ex arbitro torna addirittura sul campo di calcio, ma stavolta da giocatore dell’Ac Città di Castello.
A comunicare la clamorosa notizia è stata la società biancorossa – tramite il presidente Fabio Calagreti – che proprio questa settimana ha provveduto in questa settimana al tesseramento, come calciatore, di Davide Pecorelli che – quindi – a quasi 50 anni, potrebbe esordire nel campionato di Eccellenza domenica 16 febbraio, allo stadio Bernicchi di Città di Castello, contro l’Olympia Thyrus S. Valentino.
Pecorelli, ex direttore di gara fino alla serie C e, successivamente, presidente e anche calciatore della Longobarda Selci Lama, da alcuni giorni è diventato pure segretario e dirigente addetto agli arbitri della stessa società biancorossa.
“L’Ac Città di Castello – fa sapere Calagreti – con l’iniziativa di fare esordire Pecorelli nel campionato umbro di Eccellenza, intende di nuovo portare a conoscenza delle istituzioni e non solo la situazione del cinquantenne altotiberino che, per reati assolutamente non gravi, rischia di essere estradato in Albania. Un motivo in più, insomma, per far conoscere la vicenda giudiziaria di un personaggio che non ha commesso atti tali da meritare un accanimento spropositato da parte della magistratura albanese e italiana”.