Dancity Festival, scintille alla conferenza stampa: presidente spara su assessori presenti - Foto - Tuttoggi.info

Dancity Festival, scintille alla conferenza stampa: presidente spara su assessori presenti – Foto

Redazione

Dancity Festival, scintille alla conferenza stampa: presidente spara su assessori presenti – Foto

Mar, 19/06/2012 - 23:35

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di Fabio Muzzi

Doveva essere la presentazione del ricco programma che il festival Dancity proporrà nei giorni del 6 e 7 luglio a Foligno. La musica invece è passata sorprendentemente in secondo piano per le parole polemiche che hanno aperto e chiuso l’intervento del presidente del Dancity, Giampiero Stramaccia, che ha spostato l’attenzione della conferenza su temi politici. A loro volta, di fatto, gli assessori presenti Joseph Flagiello e Elisabetta Piccolotti, chiamati in causa dalle aspre critiche di Stramaccia, si sono visti costretti a stravolgere in corsa i rispettivi interventi per replicare a quella inaspettata e poco elegante uscita.
Il programma. Nel suo settimo anno di vita, l’associazione culturale Dancity, ha scelto di incentrare il festival sul concetto di amore verso la musica come lavoro, il titolo della due giorni sarà infatti “Labour of Love”. Amore che, a detta del presidente, è una delle componenti basilari che rendono possibile la realizzazione dell’evento insieme a tenacia e follia. “È grazie a tali requisiti che gli organizzatori riescono a sopportare il grave sforzo sia fisico che economico” ha proseguito Giampiero Stramaccia. Reduci da vari riconoscimenti a livello nazionale, in ultimo il premio per il miglior video di presentazione al Festival of Festivals di Bologna, i responsabili di Dancity annunciano adesioni di pubblico anche da fuori continente. I concerti previsti si terranno in tre diverse location, ritenute le più adatte per ospitare gli eventi di pomeriggio, sera e notte.
Nel pomeriggio la sede scelta è quella di Palazzo Trinci, dove si esibiranno venerdì 6 luglio Zavoloka; Vladislav Delay + Giovanni Guidi; Blissters e sabato 7 luglio Morphosis; I:Cube, Gilb’r, Joakim e Etienne Jaumet con Versatile Noise Troopers; LTJ X-perience.
Per la sera i live si terranno all’Auditorium San Domenico, qui si alterneranno venerdì 6 luglio The Cinematic Orchestra; Monolake e sabato 7 luglio Pierre Bastien; Nicolas Jaar. I concerti che chiuderanno le due giornate Dancity, si svolgeranno, come è avvenuto già in diverse occasioni, presso la struttura del Serendipity. Qui, nella notte di venerdì, suoneranno Panoram; Jimmy Edgar; Deetron; Maria Minerva; Holy Other; Ital, mentre per sabato i concerti conclusivi del festival saranno quelli di Gilb’r vs I:Cube; Trevor Jackson; Stellar OM Source; Morphosis; Agoria.
La polemica – nel discorso di presentazione dell’evento, tra la descrizione di un concerto e l’altro, Stramaccia ha approfittato dell'occasione per togliersi “più di un sassolino dalla scarpa”. Nelle sue parole trapela da subito amarezza quando chiama in causa i rappresentanti dell’amministrazione comunale affermando che “a due settimane dall’inizio, le istituzioni non hanno ancora preso una posizione delineata. Non sappiamo ancora se avremo l’aiuto economico per pagare i voli degli artisti o se dovremo ricorrere a diversi finanziamenti.” Altre frecciate sono state poi scagliate sulla concomitanza di un altro evento: “non è possibile che negli stessi giorni e vicino alle location dove si svolgerà il Dancity si terrà la Festa dell’Unità, vorremmo avere la programmazione degli eventi in anticipo per muoverci di conseguenza”.
La parola è passata finalmente a Flagiello che, dopo aver portato ai presenti i saluti del sindaco Mismetti impegnato in un’altra riunione, ha replicato per le rime a Stramaccia rivendicando l’attenzione dell’amministrazione verso il festival. L'assessore si è detto “in difficoltà a parlare” dopo le'attacco subito. “Il festival è importante” ha proseguito “e abbiamo contribuito nel tempo a diffondere questo genere di manifestazione. Siamo in una fase molto difficile in cui le amministrazioni devono fare scelte e una dose di umiltà da entrambe le parti aiuterebbe a trovare accordi. C’è un punto fermo: la città è cambiata rispetto al passato, offrendo possibilità e spazi per realizzare manifestazioni di questo tipo. Ricordo che domani si insedierà la cabina di regia per il centro storico per creare ancora più sinergie rispetto a quanto le associazioni culturali abbiano già fatto. Foligno si conferma un terreno fertile per le manifestazioni e l’errore più grande che si può commettere è quello di isolarsi”. L’assessore all’urbanistica e allo sviluppo ha concluso augurando buon lavoro e ricordando che da parte sua come delle istituzioni ci sarà tutta la collaborazione che possono garantire e gli organizzatori non pensino di essere confinati in posizione marginale.
Da ultimo ha preso la parola l’assessore alla cultura Elisabetta Piccolotti, che ha diviso il proprio intervento in due parti: da una parte l’elogio al festival, realtà cosmopolita orientato verso le nuove generazioni e che costituisce un’operazione culturale e intellettuale molto importante. Dall’altra parte, la Piccolotti si è trovata a dover puntualizzare la propria posizione, per la carica di assessore più vicino all’oggetto dell’incontro. “Questa realtà vive grazie anche alle politiche dell’amministrazione che ha messo a disposizione spazi adeguati” ha dichiarato “negli anni in Italia sono stati spesi centinaia di migliaia di euro per l’organizzazione dei cosiddetti grandi eventi che avevano la durata di un giorno e non lasciavano altro alle città. Da quindici anni a questa parte, Foligno non ha mai adottato una politica simile, ha invece messo a disposizione spazi e strumenti ai movimenti associazionistici locali. Basti pensare che per il festival Dancity ha messo a disposizione, un auditorium prestigioso e ricco di affreschi come quello di Foligno”. Sul mancato finanziamento economico, la Piccolotti ha spiegato che “il bilancio dell’amministrazione si approverà il 3 e il 4 luglio e senza tale approvazione non si possono erogare fondi. Ammetto che per l’assessorato alla cultura è un serio problema, perché siamo nel clou della stagione, ma c’è da tenere conto anche del fatto che a Foligno, rispetto a 137.000 euro di fondi a disposizione per finanziare le varie associazioni, ci arrivano richieste che, se sommate, ammontano a 3,5 milioni di euro”. L’assessore ha comunque garantito il massimo appoggio al festival e ha chiuso invitando a lasciare da parte il dibattito e a concentrarsi di più sul festival che sta per iniziare. Date queste premesse e il clima di questi giorni, ci sarà sicuramente da aspettarsi un festival caldo e scoppiettante. La speranza è che il suono della musica copra quello delle polemiche.

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