Negli ultimi anni l’Atletica Umbertide, grazie all’impegno continuo del suo presidente Stanislao Silvestrelli (grande calciatore degli anni ’80) e a tutto lo staff direttivo, ha raggiunto traguardi di tutto rispetto, portando alla 4° edizione (con oltre 200 iscritti) la Marcialonga e scoprendo nuovi atleti come Leonardo Grilli negli 800 m e, da ultimo, Graziano Savignani, over 58 master, detto “l’Uomo Ragno”.
Graziano Savignani, negli anni ’90, era un pilota automobilistico, sponsorizzato dal simpatico personaggio dei fumetti Marvel, che capeggiava sul cupolino della sua monoposto. Le riviste specializzate lo definivano “il pilota più grintoso e spettacolare della Formula Ford”. Ora torna in pista, ma su quella di atletica, grazie alle doti fisiche donategli da Madre Natura, e parteciperà, con l’Atletica Umbertide, al primo campionato Italiano Master, che si terrà il 12 giugno a Campi Bisenzio (Fi).
Tutto è nato per gioco, non potendo più giocare a calcio, sua vecchia passione di gioventù. Dopo aver subito tre interventi al ginocchio sinistro, tutti meravigliosamente riusciti grazie al Prof. Giuliano Cerulli, si è dedicato alla corsa. Supportato da uno sponsor importante, Everlast Usa, Savignani è seguito da uno staff tecnico di tutto rispetto, il Direttore sportivo e fisioterapista Claudio Burzigotti, il massaggiatore Michele Martinelli, l’osteopata Michele Burzigotti e i preparatori atletici Diego Giammarioli e Leonardo Grilli.
“Mi sono cimentato nell’atletica – ha dichiarato Savignani – perché mi è sempre piaciuto correre e arrampicarmi sugli alberi, perchè penso che la corsa sia la cosa più libera che può avere un essere umano. Per uno stile di vita sano qualsiasi sport va bene, e a qualunque età. Ricordo l’amico Lamberto Boranga, che tutti conoscono come grande calciatore professionista della Fiorentina e del Perugia, oggi stimato cardiologo sportivo, ma pochi sanno che all’età di 71 anni è diventato campione del mondo di due specialità Triathlon e salto in lungo. Un esempio per tutte le generazioni e per tutti i genitori che, come me, cercano di crescere i loro figli nel modo più sano possibile, perché anche loro un giorno, nello sport o anche nella vita, possano diventare campioni del mondo!”.