E’ stata analizzata nella commissione Programmazione del Comune di Città di Castello la struttura del bilancio di previsione 2019, che arriverà in Consiglio comunale il prossimo 8 aprile.
A partire dal ritocco sull’Irpef che, esclusa la zona di esenzione fino a 15 mila euro di redditi, è tarata per tutti sullo 0,8, non ci sono aumenti nella parte tariffaria dei servizi a domanda individuale ma è stata prevista l’introduzione dell’imposta di soggiorno per 1 euro al giorno e un gettito di circa 70 mila euro. Naturalmente non riguarda i residenti e l’introito sarà reinvestito nel circuito cultura e turismo. Le risorse sono destinate con programmi straordinari alle strade con 710 mila euro nel 2019, 600 mila nel 2020 e 600 mila nel 2021.
Sull’adeguamento sismico e la ristrutturazione delle scuole è a bilancio un cofinanziamento dello Stato: il Comune parteciperà nel triennio per 2 milioni circa. Ad Agenda Urbana vanno più di 200 mila euro nel 2019. La riduzione del fondo per i crediti di dubbia esigibilità è una delle azioni: 9 milioni sono accantonati, di cui due milioni per l’anno in corso.
I tre agenti di riscossione sono: Dogre su tassa pubblicità affissione; il Comune, che riscuote sull’Imu e Infrazioni al Codice della Strada attraverso Equitalia (ma è stato annunciato di voler individuare un nuovo soggetto attraverso gara); Sogepu per la Tari, la tassa sui rifiuti. La cifra delle sanzioni al Codice della Strada nel bilancio 2019 è stata alzata fino a 700 mila euro, perché verranno installati i varchi elettronici.