“Uno degli obiettivi principali del Comune di Perugia, per quanto riguarda l’uso di energie alternative, è la riqualificazione energetica e ambientale dell’area di Sant’Andrea delle Fratte, una delle più importanti dell’ Umbria. Adesso sono arrivati 486 mila Euro del Ministero dell’ Ambiente per finanziare interventi che vanno in questa direzione”. E’ questo il commento dell’ assessore Pesaresi alla notizia che il progetto “SCER – Sviluppo di un nuovo sistema di climatizzazione di edifici artigianali in ambito urbano basato sulle fonti energetiche rinnovabili” è stato ammesso al finanziamento, risultando tra i primi venti nella graduatoria relativa al bando promosso dal Ministero con l’obiettivo di finanziare interventi in materia di efficienza energetica e impiego delle fonti di energia rinnovabile in aree urbane.
“E’ di estrema rilevanza – ha aggiunto l’ assessore all’ ambiente del Comune – che anche le aree industriali siano oggetto di interventi di ecocompatibilità, sia perché per ovvi motivi sono grandi consumatrici di energia, sia perché il loro impatto sul resto del territorio può risultare molto forte. Il progetto, oltre a costituire un’importante occasione per la riqualificazione ed il rilancio del polo industriale di S. Andrea delle Fratte, può porsi come un progetto pilota a livello regionale”. Con il Comune, i partners del progetto sono il “Consorzio Le Fratte” (al quale aderiscono tutte le associazioni di categoria di riferimento) come soggetto proponente, ed il Centro di Ricerca sulle Biomasse (centro di eccellenza scientifica e tecnologia per la ricerca sulle biomasse ad uso energetico e le fonti rinnovabili in genere) in qualità di coordinatore delle attività.
IL PROGETTO Il progetto prevede la progettazione, lo sviluppo ed il monitoraggio di un innovativo sistema di climatizzazione di edifici con destinazione industriale/artigianale/commerciale capace di integrare quattro diversi elementi: sfruttamento dell’energia solare mediante impianti fotovoltaici sulle coperture degli edifici per coprire i fabbisogni elettrici dell’attività. In alcuni casi si prevede anche la rimozione di coperture esistenti in cemento – amianto; impiego di una pompa di calore per la climatizzazione estiva/invernale che sfrutta parte dell’energia elettrica prodotta dall’impianto solare fotovoltaico; sfruttamento del sottosuolo come serbatoio termico, sia in estate che in inverno, mediante sonde geotermiche; sfruttamento delle biomasse mediante una caldaia capace di alimentare una macchina frigorifera ad assorbimento. I sistemi innovativi messi a punto per le aziende – tipo individuate nell’area di indagine, potranno essere replicati in tutta l’area di S. Andrea delle Fratte, dopo un adeguamento delle soluzioni impiantistiche alle altre utenze sulla base delle volumetrie degli edifici, dell’esposizione e dei consumi elettrici ed energetici delle aziende. Ciò implica un’ampia ricaduta commerciale del progetto, non solo locale, che coinvolge le aziende del territorio e i produttori degli elementi impiantistici.