“In questo momento bisogna che anche i Comuni facciano la propria parte, adottando tutte le misure possibili e utili a far ripartire la crescita. Misure assolutamente alla loro portata”. Ad affermarlo è Renato Cesca, presidente provinciale della Cna di Perugia, nell'annunciare l'avvio di una serie di incontri territoriali nei principali comuni della provincia, durante i quali imprese, cittadini e amministratori locali si confronteranno sulla difficile situazione economica, sulle ricadute locali dell'ennesima manovra, sulle misure per favorire lo sviluppo.
“Abbiamo accolto con favore l'annuncio del sì tedesco al piano salva stati dell'Unione europea, così come è importante il pronunciamento in favore di un patto per la crescita giunto dalle maggiori associazioni italiane delle imprese. In generale anche il fatto che si stia facendo strada il principio di andare a una revisione della spesa mirata all'eliminazione degli sprechi piuttosto che procedere a tagli indiscriminati va nella giusta direzione. Ma dobbiamo essere consapevoli che i risultati di tali provvedimenti o politiche di indirizzo non si potranno vedere che a lungo termine. Nel frattempo — incalza il presidente – le imprese e i cittadini nel migliore dei casi arrancano. Bisogna agire, subito, a cominciare dai territori”.
“Innanzitutto — prosegue il direttore provinciale della Cna, Roberto Giannangeli – chiediamo ai Comuni di velocizzare tutte le pratiche per il rilascio di autorizzazioni in materia di ristrutturazioni e concessioni edilizie: se ne parla da tempo ma sono ancora tantissime le Amministrazioni comunali in cui alle parole non sono ancora seguiti i fatti. Vanno adottati provvedimenti snelli e semplificati in favore della rivitalizzazione delle aree urbane degradate, specie nei centri storici. Per non parlare dell'estrema necessità di riqualificare le aree industriali: non dimentichiamo che in molti comuni queste aree sono tuttora prive di servizi essenziali. Parliamo di gas, di connessione internet ad alta velocità (adsl), di infrastrutture immateriali ormai indispensabili per le imprese”.
Ma gli interventi degli enti locali devono andare oltre. “Sarebbe opportuno razionalizzare gli enti e le società comunali che non erogano servizi essenziali ai cittadini — afferma Giannangeli -. Bisogna tagliare gli sprechi perché il timore maggiore è che siano in arrivo altre stangate per le imprese, sebbene negli ultimi dieci anni l'imposizione fiscale a loro carico , secondo dati forniti della Cgia di Mestre, sia aumentata del 130%”.
“Un'altra grossa partita — va avanti Cesca — i Comuni la potranno giocare in favore della costituzione di società regionali per la gestione di risorse e servizi: parliamo di trasporti, dove il processo è già stato avviato, ma anche di metano, di rifiuti, di acqua. Attenzione però a non far prevalere logiche di campanile anziché gli interessi generali”.
Gli incontri pubblici territoriali organizzati dalla Cna si svolgeranno a Perugia (il 4/10), Città di Castello, Gubbio, Magione e Spoleto (il 6/10), Marsciano e Bastia (il 10/10), per concludersi il 13 a Città della Pieve, Todi, e Umbertide.