Pacchetto da 37 milioni di euro per le imprese umbre alle prese con la crisi innescata dall’emergenza Covid. Misure che sono state illustrate dalla presidente Tesei e dall’assessore Fioroni.
Rispetto alle precedenti misure si punta maggiormente su ricerca e innovazione, aumentando la dotazione finanziaria a supporto. Introdotti elementi di novità rispetto al passato, come nel bando Ricerca e Sviluppo una maggiore premialità per le imprese che dimostrino un know how di un certo livello e di avere realizzato progetti di rilievo in passato.
Bando Ricerca&Sviluppo
A metà novembre verrà pubblicato il Bando Ricerca&sviluppo con un budget di 15 milioni di euro, la cui dotazione è dunque quasi il doppio rispetto a quella del precedente bando (8 milioni). L’idea è quella di ristrutturare il Bando per renderlo più sfidante, affinché l’attività di ricerca&sviluppo abbia un moltiplicatore importante sull’economia regionale.
In particolare verranno valorizzati i progetti di ricerca&sviluppo, su prodotti e processi, con un livello di innovazione più matura ed in grado di incrementare la produttività e il potenziale produttivo dalle imprese regionali.
Valorizzate le partnership
Verranno valorizzate le partnership con start-up, PMI innovative, centri di ricerca, università per promuovere le collaborazioni virtuose tra i diversi attori del sistema dell’innovazione. Non ci sarà differenziazione tra start-up umbre ed extra regionali e ciò nell’ottica di attrarre nel nostro territorio tutte le start-up e le PMI innovative che meglio rispondano alle esigenze di innovazione delle nostre imprese. Questo è un elemento che rientra in un percorso più strutturato, in cui verranno definite diverse attività e iniziative della Regione e delle sue Agenzie volte a trasformare l’Umbria in un territorio sempre più dinamico e attrattivo nell’ambito dell’innovazione e che possa essere punto di riferimento per le start-up di tutto il Paese.
Saranno valorizzate quelle imprese con una storia di ricerca e innovazione di successo, sempre nell’ottica di investire concretamente sulla ricerca e superare il gap strutturale dell’Umbria in questo ambito (la nostra regione è risultata nel 2019 sestultima in Italia per numero di brevetti europei richiesti, 26 brevetti).
Bando sulle competenze digitali
A novembre inoltre verrà pubblicato un bando sulle competenze digitali, con un budget di 3 milioni di euro. L’obiettivo è quello di ridurre il mismatch tra offerta e domanda di lavoro offrendo le competenze ICT che il mercato richiede e che sono strategiche per le imprese.
In tema di internazionalizzazione delle imprese, i bandi recentemente pubblicati si inseriscono in una progettualità di lungo periodo tanto che per la prima volta il bando fiere, la cui dotazione è di 2 milioni di euro, avrà durata annuale e i voucher sono stati prolungati fino a dicembre.
Terni-Narni e Merloni
Verranno inoltre emanati avvisi per 4,5 milioni di euro a sostegno delle aree di crisi industriale complessa della Regione Umbria Terni–Narni e Merloni, con l’obiettivo di sostenere gli investimenti delle piccole e medie imprese dell’industria, dell’artigianato e dei servizi alla produzioni.
Bando Re-Start
È stato comunicato l’andamento del Bando Re-Start che attualmente conta un totale di fondi erogati ed in corso di erogazione per 16.050.173 euro e che verrà rifinanziato per ulteriori 10 milioni di euro.
Efficienza energetica
Inoltre è stato comunicato che l’avviso dedicato al Sostegno agli Investimenti per l’Efficienza Energetica e l’Utilizzo delle Fonti di Energia Rinnovabile destinato alle piccole medie e grandi imprese sarà emanato i primi giorni dell’anno 2021 e potrà prevedere una dotazione finanziaria fino a € 2,5 milioni di euro.
Il nuovo ruolo per Sviluppumbria
Un nuovo ruolo poi – hanno annunciato Tesei e Fioroni – ricoprirà Sviluppumbria Spa in cui l’innovazione e il trasferimento tecnologico saranno elemento chiave. La collaborazione con la Regione sarà rafforzata, la volontà è quella di lavorare in maniera nuova per creare in Umbria un ecosistema dell’innovazione che funzioni e che possa trainare l’economia della regione fuori dalla crisi attraverso un nuovo paradigma di sviluppo.