Completata a Todi l’indagine epidemiologica su chi è venuto a contatto con la persona positiva al Coronavirus. Tra martedì e mercoledì completata la lista delle persone con sono state in contatto con la persona infettata. Tutti sono stati messi in isolamento.
“Vi racconto cosa avviene nell’ospedale di Pantalla coi malati di Coronvirus”
All’ospedale di Pantalla, individuato nella rete regionale per ospitare i pazienti affetti da Coronavirus, ne sono arrivati 4, tutti provenienti al di fuori del territorio comunale.
“Mancano i dispositivi disicurezza”
“Mancano i dispositivi di sicurezza personale” ha detto il sindaco di Todi Antonino Ruggiano. Ricordando che in tempi rapidi si sta provvedendo a riorganizzare l’ospedale ed i normali servizi sanitari che devono essere assicurati per i tuderti. A questo proposito, l’idea è quella di riportare a breve al vecchio ospedale di Todi, a Porta Romana, il centro per i prelievi.
Tanto il lavoro della Protezione civile. Le telefonate ricevute dal Coc (Centro operativo comunale) sono state 123, con 12 interventi a domicilio per assistere famiglie o persone che avevano richiesto aiuto.
Il sindaco ha anche ricordato il servizio di consegna a domicilio dei generi necessari, contattando i numeri 37991907994 – 075.8244702 presso il Coc.
La sanificazione delle strade
Insieme all’assessore Baglioni si sta monitorando l’attività di sanificazione delle strade da parte di Gesenu. Dopo il centro cittadino, la sanificazione verrà estesa anche nelle frazioni e nelle località periferiche, partendo progressivamente dalle più popolate.
Quanto alle polemiche sull’efficacia delle sostanze utilizzate per la sanificazione (generalmente ipoclorito di sodio) Ruggiano è stato categorico: “A noi le polemiche interessano zero. Male non fa“.
Nuovi infettati, “è colpa di qualcuno di noi”
Il sindaco ha fatto appello ancora una volta al senso di responsabilità perché la gente resti a casa. E commentando i dati regionali sulla diffusione del virus, con +50 casi in un giorno, ha detto: “E’ colpa di qualcuno di noi umbri“.