Rientro “turbolento”, dopo la chiusura in via precauzionale a causa dello sciame sismico di ottobre, per gli studenti del Liceo Classico tifernate “Plinio il Giovane”, protagonisti di una forte protesta che la Lega Nord di Città di Castello ha scelto di condividere. Il capogruppo Riccardo Augusto Marchetti e il consigliere Valerio Mancini hanno infatti espresso solidarietà e vicinanza a tutti i giovani che, nei giorni scorsi, si sono rifiutati di entrare in classe per la presenza di crepe, nelle pareti dei bagni e dei soffitti, e di qualche calcinaccio a terra.
Nonostante l’amministrazione comunale abbia ritenuto agibile e sicuro il plesso, i ragazzi hanno comunque continuato la protesta, entrando nelle aule ma con l’elmetto di sicurezza. A tal proposito la Lega Nord si è voluta accertare di quanto sostenuto dagli studenti tifernati, confermando tutto: “E’ una struttura che di per sé non è a norma – hanno sottolineato Marchetti e Mancini – La sicurezza dei cittadini, e ancor più dei nostri figli dovrebbe essere la priorità per ogni amministrazione e una maggiore prevenzione agevolerebbe tante situazioni: certe decisioni non possono essere prese con tale leggerezza, perché in ballo ci sono le vite di molti ragazzi e operatori scolastici”.
“Come Lega Nord – concludono – chiediamo un intervento da parte dell’amministrazione affinché si attivi trovando una soluzione seria e costruttiva, valutando anche l’ipotesi di una tensostruttura così come chiesto dagli studenti pur di non restare tra crepe e calcinacci. Evitiamo, come accade sempre in questo strano paese di piangere sul latte versato”.