Nel primo giorno di zona rossa anche i Comuni dell’Alto Chiascio, nonostante una situazione non proprio allarmante sul fronte contagi Covid, devono loro malgrado prendere atto del provvedimento, affrontando tutti i disagi e le difficoltà del caso.
Gubbio, coprifuoco torna alle 22
A Gubbio, dove nelle ultime 24 ore si è registrato un solo nuovo positivo – 180 i contagi totali (con 7 ricoveri) – il sindaco Filippo Stirati ha commentato l’ordinanza della presidente della Regione Donatella Tesei sottolineando che “avere esteso la zona rossa alla fascia di nidi, infanzia e primaria, con tutte le ricadute su famiglie, insegnanti ed educatori – per i quali interventi di copertura, sussidi, congedi parentali e vari ristori non sono contemplati – mi lascia forti dubbi“.
“Credo che occorrerà sviluppare una grande iniziativa per andare incontro alle difficoltà che in queste ore famiglie, operatori e insegnanti stanno vivendo: – ha aggiunto Stirati – i sindaci, in presenza di una ordinanza regionale, non possono che prenderne atto, con l’auspicio che la Regione riesca a guidare questa situazione con lucidità e adeguate capacità di riposta”.
Ovviamente l’ordinanza regionale resta l’unica in vigore e va a sostituire quella sindacale emanata il 1° febbraio. Quindi il coprifuoco, ad esempio, torna di nuovo alle 22, anziché alle 21.
Gualdo Comune più virtuoso tra quelli superiori a 10mila abitanti
Pochi contagi anche a Gualdo Tadino, dove negli ultimi due giorni si sono registrati soli 5 positivi, tutti collegati a cluster già conosciuti, a fronte di un guarito. Il totale si attesta oggi a 56 casi complessivi (con 8 ricoverati).
“Numeri ancora sotto controllo, ma che potevano essere ancora più contenuti con un surplus di attenzione – ha dichiarato il sindaco Massimiliano Presciutti – Nonostante ciò il nostro Comune, con un tasso di positivi per mille abitanti pari a 3,75, si conferma ad oggi il più virtuoso nella zona rossa della provincia di Perugia tra quelli con più di 10.000 abitanti. Numeri frutto della grande senso civico e di responsabilità dei gualdesi.
Tutto ciò purtroppo non è stato sufficiente per risparmiaci la zona rossa con le conseguenti pesanti ricadute su tanti fronti, a partire da quello economico e sociale”.
La situazione nei piccoli Comuni
Numeri rassicuranti arrivano anche dai piccoli Comuni: Costacciaro, Sigillo, Scheggia e Pascelupo sono tutti fermi a 5 casi. Fossato di Vico – che il 28 gennaio era Covid-free – oggi è fermo a 2 mentre Valfabbrica è quello che ha registrato l’aumento più significativo, dai 9 casi del 27 gennaio si attesta oggi a 25 contagi.