Coronavirus e nuove tecnologie, tra emergenza sanitaria, economica e diritti dei singoli. L’emergenza Covid-19 ha costretto le Istituzioni ad assumere provvedimenti straordinari, limitando le libertà individuali per garantire l’incolumità pubblica. Il tema della tutela della salute da un lato e della privacy dall’altro riemergendo circa la possibilità di utilizzare nuove tecnologie ora e nella cosiddetta “fase 2“. App che consentono di monitorare le persone contagiate, droni che possono verificare chi non rispetta la quarantena. Ed una mole ancora maggiore di dati sensibili che stanno transitando nei canali telematici.
Di tutto questo discuteranno giuristi, avvocati, politici, imprenditori, esperti informatici, medici, insegnanti, giornalisti nel webinair sulla piattaforma Zoom che si terrà alle ore 17 di giovedì 9 aprile, organizzato dal gruppo Legal Hackers Perugia e dallo Studio legale Spacchetti.
I relatori
Varia e qualificata la platea dei relatori che si collegheranno per dare il proprio contributo alla discussione. Per la Regione Umbria ci sono la governatrice Donatella Tesei e l’assessore all’Innovazione Michele Fioroni; il procuratore generale della Corte di Appello di Perugia Fausto Cardella; Luca Tomassini ceo di Vetrya Spa; Giuseppe Liotta docente di Ingegneria informatica all’Università di Perugia; Francesco Merante direttore della struttura complessa di Pneumologia dell’ospedale di Foligno; la dirigente dell’Ufficio scolastico regionale Antonella Iunti; Matteo Ribigini sviluppatore presso Made in Italy Lab; gli avvocati Fulvio Sarzana e Massimo Brazzi; Andrea Sebastiani giurista della Pechino University; i giornalisti Mino Lorusso e Giacomo Marinelli. Gli interventi saranno coordinati dagli avvocati Paolo Spacchetti e Alessandra Lombardi dello Studio legale Spacchetti.
Come partecipare
Ma tutti possono partecipare al confronto. Per l’accesso, libero, basta iscriversi gratuitamente inviando una mail a legalhackersperugia@gmail.com per ricevere il link di collegamento alla piattaforma Zoom oppure visitare la pagina Facebook Legal Hackers Perugia.
Il dibattito
Il tema è particolarmente dibattito in Umbria perché qui è sta sviluppata la app che consente di tracciare la presenza di persone infettate. Uno strumento molto utile, ma sulla cui applicabilità ancora non c’è unitarietà di vedute tra gli sparti. Un’adesione volontaria renderebbe infatti lo strumento poco efficace. L’obbligatorietà pone problemi rispetto alla privacy ed all’utilizzo dei dati. Per ovviare a questo problema si è anche ipotizzato la creazione di un garante o di un ente sovranazionale che gestisca questi dati aggregati per poi distruggerli al termine dell’emergenza Covid-19 o farne un altro uso legale.
L’avvocato Spacchetti: il perché del confronto
“La priorità assoluta di contenere la propagazione del Covid-19 sino a debellarlo – spiega l’avvocato Paolo Spacchetti – non può fare solo affidamento sulla condotta di vita quotidiana dei cittadini osservanti dei precetti delle autorità. Ma fa riflettere sul ricorso alle tecnologie emergenti, che già in altri Paesi asiatici come Cina, Corea e Singapore, hanno riscosso successo nei risultati e si sono rilevati utili nella gestione ed ottimizzazione dell’emergenza sanitaria. L’utilizzo di app, dispositivi mobili, intelligenza artificiale, sistemi di monitoraggio tramite geolocalizzazione (contact tracing), chatbot, droni ed altre soluzioni che sfruttano le potenzialità della rete e la velocità di processo dei dati rilevati non sempre si concilia con le norme sulla protezione dei dati personali dei cittadini e il rispetto dei relativi diritti tutelati, aprendo un ampio dibattito sulle possibilità di bilanciamento dei diritti in gioco. Su questi argomenti e sui diversi punti di vista che stanno animando la politica, i cittadini, la morale, il diritto, il rispetto della vita, si articolerà l’incontro organizzato dai Legal Hackers Perugia e dallo Studio Legale Spacchetti”.
I Legal Hackers
Quello dei Legal Hackers è un movimento globale di avvocati, policy maker, designer, tecnologi e accademici che esplorano e sviluppano soluzioni creative per alcune delle questioni più urgenti nell’incontro tra diritto e tecnologia. Attraverso incontri locali, hackathon e workshop, i Legal Hackers individuano le problematiche e le opportunità in cui la tecnologia può migliorare la legge e dove la legge, la pratica legale e la politica possono adattarsi ad una tecnologia in rapida evoluzione. A Perugia sono presenti dallo scorso maggio.