Coronavirus e “effetto scuola” sui contagi, un tema dibattuto anche in Umbria, dove da mercoledì sono rientrati in classe tutti gli studenti delle medie. E dove, a gennaio, come nel resto d’Italia torneranno in presenza anche le lezioni delle scuole superiori.
Vaccino anti Covid, l’Umbria si prepara
a somministrarne 200 mila entro autunno 2021
Il Nucleo epidemiologico Covid dell’Umbria, dati alla mano, non può rispondere con certezza a questa domanda. Si ricorda che gli studi effettuati in 131 nazioni stimano un aumento del 25% dei contagi legato alle scuole.
Coronavirus, in Umbria impennata due settimane dopo l’inizio della scuola
In Umbria si rileva che l’impennata dei contagi nella seconda ondata si è avuta dai primi si ottobre, due settimane prima l’inizio dell’anno scolastico. Che però ha coinciso anche, si precisa, con un abbassamento delle temperature.
Certo, se la scuola al suo interno è un luogo di per sé controllato e quindi abbastanza sicuro in base ai protocolli, l’inizio dell’anno scolastico ha messo in movimento 140 mila persone in Umbria.
Coletto: “Attenzione, sarebbe grave ripartire a gennaio con i contagi”
“Abbiamo avuto modo di testare quanto può pesare l’ambito scuola” afferma l’assessore Luca Coletto. Che parla appunto di “ambito scuola”, che comprende anche i trasferimenti e le altre attività che coinvolgono i ragazzi anche al di fuori degli edifici scolastici.
Quanto al ritorno a scuola degli studenti delle superiori a gennaio, Coletto avverte: attenzione, perché a settembre si partiva da una situazione praticamente prossima allo zero di contagi e ospedalizzazioni. A gennaio la situazione, pur con la forte attenuazione delle curve che si sta osservando, sarà presumibilmente diversa. “Sarebbe particolarmente grave veder ripartire i contagi – avverte – in questa situazione”.
Scuole, niente screening di massa
Sulle azioni preventive alla riapertura, l’assessore ritiene che la sorveglianza attraverso i referenti Covid delle singole scuole rappresenti una situazione soddisfacente. Esclude screening di massa, operazione complessa e che non darebbe garanzie nel tempo. “Quelle – ricorda – le avremo soltanto con il vaccino“. E comunque per i casi di contatto sospetti è possibile ricorrere agli screening attivati con le farmacie: “Di test rapidi a disposizione – informa – ce ne sono parecchi”.
Coletto assicura che ci sarà un monitoraggio molto attento: “Non solo per le scuole, ma per tutte le attività”.
Studenti e prof in quarantena
Al 9 dicembre le classi in quarantena in Umbria sono 52, di cui 35 in provincia di Perugia. I bambini in quarantena sono 931, di cui 561 in provincia di Perugia e 370 in provincia di Terni.
Dal 14 settembre sono stati sottoposti a misure restrittive a causa del Coronavirus 25.310 persone in ambito scolastico, tra studenti, professori e personale. Il 98,9% per contatti stretti di classe con una persona positiva.
Il tasso di incidenza di positivi al Coronavirus per classi di età tra la popolazione scolastica segue la curva generale del contagio in Umbria. La fascia di età è più colpita (30,5%) è quella di età 6-10 anni (ma con un elevatissimo numero di asintomatici) e gli adulti (25,8%). Il tasso di incidenza dei docenti positivi al Coronavirus è del 2,7% nella provincia di Perugia e del 7,26% in quella di Terni.
Le misure restrittive hanno avuto effetto sull’incidenza della fascia di età tra 14 e 18 anni, che era stata più alta.
