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Coronavirus, container fuori dagli ospedali dell’Umbria | L’avviso “Nessun tampone porta a porta” | Gli aggiornamenti

Redazione

Coronavirus, container fuori dagli ospedali dell’Umbria | L’avviso “Nessun tampone porta a porta” | Gli aggiornamenti

Ecco come funzionerà in Umbria la presa in carico dei pazienti sospetti. Si ferma la pallavolo, stop anche ai campionati sportivi studenteschi
Lun, 24/02/2020 - 19:20

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Container fuori dai principali ospedali dell’Umbria per accogliere eventuali casi sospetti di Coronavirus ed evitare accessi al pronto soccorso. Arriveranno nei prossimi giorni e ad annunciarlo è stato il dirigente regionale alla sanità Claudio Dario. Mentre le scuole dell’Umbria rimangono tutte aperte.

Intanto nell’attuale fase di diffusione della malattia, la Task-Force regionale ha stabilito che qualunque caso sospetto (che risponda ai criteri epidemiologico, clinico e temporale) indipendentemente dalla gravità delle condizioni cliniche, debba essere ricoverato nelle due Cliniche di Malattie Infettive di Perugia e Terni, al fine di prevenire i possibili casi secondari.

Lo evidenzia una nota della Regione Umbria, in cui si spiega che sono state prese in esame le diverse possibilità di accesso al Servizio sanitario.

La presa in carico dei pazienti sospetti per il Covid-19

Nel caso in cui il medico (MMG, PLS o della Continuità assistenziale) venga contattato da pazienti sintomatici che corrispondano alla definizione di caso sospetto, se il paziente non ha bisogno di assistenza urgente non è indispensabile effettuare una visita domiciliare, ma è necessario, in questo caso, allertare immediatamente il 118 che provvederà a contattare il Pronto Soccorso delle due Aziende Ospedaliere di Perugia e Terni che daranno indicazioni per predisporre il ricovero immediato nelle Cliniche di Malattie Infettive nel rispetto del percorso stabilito.

Nel caso in cui i medici vengano contattati da persone asintomatiche che provengono da zone a rischio o che siano state a contatto con casi sospetti da meno di 14 giorni, disporranno, di concerto con i servizi Territoriali (Distretti) e quindi con i Servizi di Igiene e sanità Pubblica dei Dipartimenti di Prevenzione, un isolamento domiciliare fiduciario, fino allo scadere delle due settimane successive al ritorno, motivato da cause di sanità pubblica.

Nel caso di richiesta di soccorso al 118, in particolare da parte di persone in transito nella regione che non possono rivolgersi a MMG, PLS o ai medici della Continuità Assistenziale, per essere trasportati dal proprio domicilio in ospedale, è necessario che l’addetto alla Centrale Operativa 118, sulla scorta delle proprie procedure interne (intervista telefonica), conduca una breve indagine epidemiologica per valutare se corrisponde alla definizione di caso sospetto di malattia da “2019-NCoV”.

Nei casi in cui, per qualunque motivo, il paziente arrivasse con propri mezzi all’osservazione del Pronto Soccorso oppure ad un ambulatorio medico, il triage di questi pazienti deve permettere una rapida individuazione dei casi sospetti e dovranno essere adottate tutte le misure volte ad impedire la diffusione ad altre persone (operatori sanitari e altri pazienti). Se dal triage il caso dovesse rispondere ai criteri citati per essere definito “caso sospetto”, dovranno essere messe in atto l’eventuale trasporto e ricovero in un reparto di malattie infettive, identificazione dei contatti per successive valutazioni e misure di igiene ambientale.

Ambulanze tutte equipaggiate idoneamente

Le ambulanze in dotazione al 118 risultano tutte equipaggiate con adeguati dispositivi di protezione. Le Aziende USL stanno provvedendo inoltre a distribuire i kit con i dispositivi ai medici del territorio.

Si precisa che se si identifica un caso sospetto, dovrà essere fatta una segnalazione immediata alla ASL territorialmente competente (in particolare al Servizio Igiene e Sanità pubblica) che provvederà a darne subito comunicazione alla Direzione Regionale Salute e Welfare e, quindi, dovrà essere trasmessa anche la scheda di notifica entro 12 ore, secondo quanto indicato dalla specifica circolare ministeriale.

Le misure raccomandate alla popolazione

I medici della Task Force raccomandano alla popolazione l’adozione delle seguenti misure igieniche e sanitarie: lavarsi spesso le mani con soluzioni idroalcoliche, evitare i contatti ravvicinati con le persone che soffrono di infezioni respiratorie in particolare quando tossiscono o starnutiscono o se hanno la febbre, perché il virus è contenuto nelle goccioline di saliva e può essere trasmesso col respiro a distanza ravvicinata, non toccarsi occhi, naso e bocca con le mani se presenti febbre, tosse o difficoltà respiratorie o se sei stato in stretto contatto con una persona affetta da malattia respiratoria, coprirsi naso e bocca se starnutisce o tossisce avendo cura di farlo nella piega del gomito, starnutire o tossire in un fazzoletto, utilizzare una mascherina e gettare i fazzoletti utilizzati in un cestino chiuso immediatamente dopo l’uso e lavare le mani, pulire le superfici con disinfettanti a base di coloro o alcool, non prendere antivirali e antibiotici se non prescritti, contattare il numero verde 800.63.63.63 se si hanno febbre, tosse o difficoltà respiratorie usare la mascherina. In caso di febbre, tosse o difficoltà respiratorie non recarsi al Pronto soccorso contattare il proprio medico o il numero verde recarsi al pronto soccorso non è utile ne’ per la propria cura ne’ per la collettività.

Predisposti documenti utili per i medici

La Task Force attivata dalla Regione Umbria per gestire l’emergenza legata alla diffusione dell’infezione da Coronavirus (2019_NCOV), stamani, alla presenza dell’assessore regionale alla Sanità, Luca Coletto, ha predisposto una serie di documenti utili a dare indicazioni ai medici sui possibili comportamenti da adottare e sull’attuale organizzazione dei servizi. La documentazione si articola in protocolli riferiti a situazioni specifiche che vanno dalla gestione del caso nel territorio, al protocollo d’intervento del 118 e il trasferimento a malattie infettive, procedura di isolamento fiduciario, scheda triage telefonico della centrale operativa 118, scheda triage telefonico per il Pronto soccorso o per altra struttura sanitaria, scheda di sorveglianza attiva del medico di sanità pubblica, indicazioni ai familiari della persona in isolamento. I documenti saranno disponibili a partire dalla serata di oggi sul sito della Regione Umbria e delle Aziende sanitarie e ospedaliere.

“Le indicazioni che abbiamo definito oggi – ha sottolineato l’assessore Coletto – contengono tutti gli spunti a partire dalla definizione di ‘caso’ che attualmente si basa sulle informazioni disponibili e può essere rivista in base all’evoluzione evidenze epidemiologiche e delle conoscenze scientifiche”.

La truffa dei tamponi a domicilio

Intanto anche in Umbria sono arrivate alcune segnalazioni – secondo quanto si apprende dai social network – da cittadini e associazioni rispetto alla presenza di persone in divisa che si qualificano come volontari di associazioni di soccorso che vogliono introdursi nelle abitazioni con la scusa di effettuare il test con tampone orale per la rilevazione del contagio di Corona Virus COVID-19.

Ad evidenziare come si tratti di una possibile truffa è l’Anpas, l’associazione che riunione quelle di pubblica assistenza. “Tale attività – evidenzia infatti l’organismo – non ha nulla a che vedere con le pubbliche assistenze Anpas e le associazioni correlate. Si raccomanda di non far entrare tali persone in casa e di allertare immediatamente le Forze dell’Ordine chiamando il Numero Unico per l’Emergenza 112.

Si ferma la pallavolo

Dopo la Bartoccini Fortinfissi, si ferma anche la Sir Safety Perugia per colpa dell’allerta Coronavirus in Italia. La Federazione Italiana Pallavolo, congiuntamente alle due Leghe di Serie A Maschile e Femminile, rendono infatti noto di aver deciso di sospendere l’intera attività pallavolistica nazionale a tutti livelli fino al 1 marzo compreso.

La decisione è stata assunta al termine di una riunione d’urgenza tenutasi ieri a Bologna in conseguenza dei diversi provvedimenti che si stanno assumendo in ambito governativo- istituzionale quali le decisioni adottate dai Presidenti delle Regioni Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia Romagna alle quali si è aggiunta la Regione Friuli Venezia Giulia e la Provincia autonoma di Trento. I tre organismi, con la suddetta decisione, intendono porre la massima attenzione alla salvaguardia della salute comune e si impegnano a monitorare costantemente la situazione, riservandosi di prendere ulteriori decisioni dandone tempestiva comunicazione.

Contemporaneamente la FIPAV invierà una lettera al Ministro per le politiche giovanili e lo sport Vincenzo Spadafora e al CONI per chiedere quali le possibili situazioni per garantire l’eventuale continuazione delle attività agonistiche ivi compreso lo svolgimento degli allenamenti.
Sarà cura della Federazione anche inviare una lettera al presidente della CEV Aleksandar Boricic relativamente alla partecipazione delle squadre italiane impegnate nelle coppe europee.

In Umbria stop alle manifestazioni sportive studentesche

Intanto l’Ufficio scolastico regionale dell’Umbria, in una circolare inviata a dirigenti scolastici, Coni e Cip, comunica la sospensione di tutte le manifestazioni sportive dei Campionati Studenteschi, fino a nuova comunicazione. Sospesa anche la fase regionale di tennistavolo in programma a Perugia.

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