In questo tempo di Coronavirus il Santuario di Santa Rita a Roccaporena di Cascia riceve tante telefonate, mail e messaggi dall’Italia e da vari Paesi del mondo. Come del resto tanti altri Santuari.
La richiesta è la stessa: invocano la Santa dei casi impossibili per la fine della pandemia Covid-19. Don Canzio Scarabottini, pro rettore del Santuario, e suor Stella Lepore, eremita che vive a Roccaporena, ascoltano tante storie di dolore e sofferenza, rispondono a quanti mettono per iscritto le loro angosce, facendo del Santuario quelle “Cliniche dello Spirito” di cui parla un documento della Congregazione per il clero del Vaticano del 2011.
Richieste di preghiera dall’Italia e da vari Paesi del mondo. Scrivono anche operatori sanitari, come l’altro giorno un’infermiera dal nord Italia, che ha inviato una mail in piena notte: “Sono una devotissima di Santa Rita. Una mia collega è positiva al Coronavirus. Pregate per noi, per il nostro servizio. Ho molta paura”.
Molti le richieste di preghiere da vari Paesi del mondo via WhatsApp, come una ragazza dal Brasile: “Per la salute della mia famiglia e per la fine della Pandemia”. Sono giunte anche mail dall’Argentina, dalla Slovenia, dalla Francia, dagli Stati Uniti d’America e da molti altri Stati. La risposta del Santuario naturalmente è quella di affidarsi alla preghiera: “L’anima mia, dal dolore, si strugge in lacrime; rialzami secondo la tua parola” (Salmo 119).
Ogni giorno don Canzio celebra la Messa a porte chiuse alle ore 8.30 e depone sull’altare del Signore tutte le intenzioni di preghiera dei devoti. Inoltre, sul sito www.roccaporena.com ci sono alcuni sussidi per la preghiera da poter fare in famiglia, come ad esempio “I quindici giovedì di Santa Rita”.
Inoltre, nel ricordo di Santa Rita che nel Lazzaretto di Roccaporena accoglieva e curava i malati di peste e i poveri del suo tempo, non mancano i gesti di carità del Santuario, in collaborazione con la Caritas diocesana di Spoleto-Norcia, per quanti sono in difficoltà a causa della pandemia.
Messa di mons. Boccardo alla Scoglio di Roccaporena per chiedere la fine della Pandemia. Alcuni momenti di preghiera organizzati in questo tempo sono stati trasmessi in diretta sulla pagina Facebook del Santuario (Opera di Santa Rita).
Come ad esempio la Messa celebrata dall’arcivescovo di Spoleto-Norcia mons. Renato Boccardo venerdì 3 aprile scorso in cima allo Scoglio. «Da questo luogo – ha detto il Presule – raggiungiamo tutti voi cari fratelli e sorelle devoti di Santa Rita. E non è senza emozione che oggi ci troviamo qui davanti a questo pietrone che ha accolto ed è testimone della preghiera, delle lacrime e delle suppliche di Santa Rita.
A questa grande donna chiediamo un’intercessione particolare per il mondo: di essere liberati dalla piaga del Coronavirus che ci assale misteriosamente e continua a mietere vittime. Preghiamo per quanti devono affrontare questa pandemia: gli ammalati, i medici, gli infermieri, gli operatori sanitari, i volontari delle diverse associazioni che stanno donando la loro vita per aiutare e sostenere i malati, quanti hanno perso la vita a causa del virus. Insieme con Rita ripetiamo: nell’angoscia ti invoco, salvami Signore.
Tutti sperimentiamo – ha proseguito mons. Boccardo – questo sentimento di angoscia, tutti abbiamo paura del virus: noi che credevamo di avere il mondo in mano, che eravamo convinti di poter allontanare pure la morte, ora ci troviamo fragili, indifesi e incapaci di reagire. Dove andremo? Cosa ci sarà dopo? Con questi sentimenti, invochiamo il Signore affinché ci liberi dal male fisico (coronavirus) e morale (cattiveria, maldicenza).
Lo facciamo dallo Scoglio, perché sappiamo che nei momenti difficili della sua vita Rita è salita qui per chiedere l’aiuto di Dio: quando il marito era violento con lei, quando poi è morto assassinato, quando ha vissuto la terribile esperienza della perdita dei figli, quando infine le monache del tempo non volevano accoglierla in monastero. Con Rita anche noi ripetiamo da questo Scoglio: nell’angoscia ti invochiamo, salvaci Signore».
E il venerdì Santo, 10 aprile prossimo alle ore 15.00, l’arcivescovo Boccardo, da solo, salirà nuovamente lo Scoglio di Roccaporena pregando la Via Crucis nel giorno della Passione di Cristo, chiedendo, tramite l’intercessione di Santa Rita, il coraggio di attraversare questa prova del Coronavirus.
La Via Crucis sarà trasmessa in diretta Facebook nella pagina “Opera di Santa Rita”.