Grande cordoglio a Foligno per la scomparsa di Alberto Moretti, uno dei protagonisti in assoluto della Giostra della Quintana fin dall'inizio della sua riproposizione. Classe 1914, il nome di Moretti compare per due volte nell'albo d'oro della tenzone cavalleresca, alla quale è sempre rimasto fortemente legato così come si conviene ad ogni vero quintanaro. “Un autentico pioniere” lo ha definito il presidente dell'Ente Giostra, Domenico Metelli, nel ricordarne le gesta davvero epiche in una Quintana che muoveva i primi passi tra le mille difficoltà del dopoguerra ma comunque in un'entusiasta cornice cittadina.
Alberto Moretti, con i colori del rione Ammanniti per il quale ha disputato diverse giostre in qualità di “Gagliardo”, si è aggiudicato il palio del 1947 in sella a Vaporetto ed ancora nel 1950 su Faro.
“Sono queste le giostre d'annata, per certi versi difficili perché c'era un'esperienza da mettere a punto – sottolinea il presidente Metelli – la Quintana di quegli anni è quella a cui guardiamo con grande affetto e gratitudine perché rappresenta le nostre radici nell'era moderna, è il nostro punto di partenza per una crescita esponenziale anno dopo anno. E tutti i protagonisti di quegli anni sono a noi assai cari. Alberto Moretti era ed è uno di questi, il suo ricordo resta ovviamente scolpito in ogni folignate perché fa parte ormai del patrimonio genetico della manifestazione. E' un grave lutto quello che ci colpisce e il nostro cordoglio va ai suoi familiari”.
Alberto Moretti è stato un grande personaggio: è ancora vivo il ricordo di quando nel 1948, da campione in carica, scese in pista sbagliando il primo anello e poi la sua clamorosa protesta di non partecipare al corteo storico all'uscita dal “Campo de li Giochi”, preferendo percorrere il tragitto a piedi, tenendo il suo cavallo per le redini. Ma nel 1950 fu anche il primo vincitore di Giostra nella versione attuale, quella che vede i cavalieri cimentarsi sulla pista a forma di otto, con la sua statua della Quintana che sorregge gli anelli sistemata all'incrocio delle diagonali. Fino a quel momento il percorso era stato a forma di zero. In tanti anni di passione Moretti ha raccolto molte immagini fotografiche delle prime edizioni della Quintana, che oggi possono da tutti essere ammirate come patrimonio comune nella loro cornice naturale: palazzo Candiotti, cuore della Giostra.