Servono chiarimenti urgenti in merito alla sospensione del servizio ginecologico presso il Consultorio di Gualdo Tadino. A chiederli è il gruppo consiliare “Rifare Gualdo”, che ha inviato oggi stesso (1 aprile) una pec indirizzata a Comune, distretto sanitario, USL Umbria 1 e direzione regionale Salute e Welfare.
In questi giorni infatti le consigliere Simona Vitali, Cinzia Natalini e Chiara Casciani, hanno ricevuto numerose segnalazioni da parte di cittadine, che si sono viste negare anche la sola possibilità di prenotare un appuntamento ginecologico, senza alcuna informazione su tempi, soluzioni o prospettive.
“Una situazione grave e intollerabile, – dicono – che priva le donne del nostro territorio di un riferimento sanitario fondamentale, proprio in un ambito – quello della salute femminile – in cui la prossimità, la continuità e la prevenzione sono essenziali. Abbiamo chiesto cosa stia facendo l’amministrazione per sollecitare la risoluzione del problema, a distretto e Usl quali siano le cause di questa sospensione e i tempi previsti per il ripristino del servizio, e alla direzione regionale di intervenire immediatamente per garantire l’erogazione di una prestazione essenziale”.
Il servizio ginecologico sul nostro territorio, già limitato a sole 6 ore settimanali suddivise tra Gubbio e Gualdo Tadino, “era da tempo ampiamente insufficiente – dicono le consigliere di Rifare Gualdo – Ora siamo di fronte a un vuoto totale, senza alcun presidio o risposta. Questa situazione rappresenta un chiaro segnale di disattenzione verso la salute delle donne e i bisogni reali della comunità. Riteniamo inaccettabile che un consultorio pubblico venga lasciato senza figure professionali fondamentali. La salute delle donne non può essere considerata un lusso. È un diritto e come tale deve essere garantito senza scuse”.