“Le operazioni sui derivati non rappresentano un nuovo debito ma avvengono in un contesto di gestione del debito, e lo facciamo con una clausola che permette la rinegoziazione se il tasso non è più agevole”.
E' stata questa la risposta dell'assessore regionale Vincenzo Riommi, all'intervento del capogruppo di FI-Pdl Fiammetta Modena che chiedeva di conoscere i contenuti di una relazione della Corte dei Conti inviata al Consiglio regionale dove viene rilevato “un indebitamento crescente della Regione Umbria attraverso l'utilizzo degli strumenti derivati, e evidenzia l'attuazione di operazioni finanziarie senza preventiva deliberazione del Consiglio regionale”.
Riommi ha risposto che nel merito c'è già stata un'udienza alla Corte dei Conti durante la quale è stata fatta chiarezza. I membri di opposizione hanno annunciato che saranno assunte varie iniziative politiche sulla materia. La discussione si e' conclusa con l'intervento del presidente della Commissione, Oliviero Dottorini (Verdi e Civici), il quale ha ratificato la decisione di trattare tale argomento nella seduta che sarà dedicata al rendiconto e, successivamente, in Consiglio regionale.