Consiglio record, maggioranza senza numeri e procedure in tilt | Opposizione “Incapaci e arroganti” - Tuttoggi.info

Consiglio record, maggioranza senza numeri e procedure in tilt | Opposizione “Incapaci e arroganti”

Carlo Ceraso

Consiglio record, maggioranza senza numeri e procedure in tilt | Opposizione “Incapaci e arroganti”

Mar, 22/07/2025 - 07:50

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Consiglio comunale a tempo di record quello tenutosi lunedì mattina a Spoleto, iniziato per due volte alla ricerca del numero legale e per altrettante volte chiuso dal presidente per mancanza del numero legale per quello che doveva essere un appuntamento importante non solo per la discussione di alcune pratiche relative al Prg ma, soprattutto, per l’atteso assestamento del bilancio 2025-27.

Una brutta pagina (qui il video) della politica di maggioranza, l’ennesima, che denuncia come all’interno, se non vi sono fratture, vi è una gestione a dir poco scoordinata. E che, almeno questa volta, chiama in causa anche la stessa presidenza del Consiglio che pur aveva convocato, nel rispetto dei tempi, il parlamento cittadino per l’adunanza di ieri e di giovedì prossimo sui 4 punti (3 circa il Prg, 1 sul bilancio).

Se non fosse che la convocazione, per quanto riguarda l’assestamento di bilancio, non aveva ancora ricevuto il “disco verde” né della Giunta (riunitasi ieri mattina in fretta e furia, in concomitanza con il Consiglio), né della competente 1a Commissione della presidente Maso (Civici Umbri, la lista del Sindaco Sisti).

Consiglio record, aperto e subito chiuso

Così, messa una toppa sulla decisione della Giunta, arrivata solo poco prima delle 11, i Presidenti Trippetti e Maso hanno cercato lo stratagemma di convocare la Commissione “d’urgenza” per questa mattina  mattina alle 11.30. Una urgenza che, come sostiene l’opposizione, non ci sarebbe per una pratica che può essere approvata entro il 31 luglio. A meno che qualcuno, a cominciare probabilmente dallo stesso primo cittadino, che i bene informati danno in vacanza dal prossimo 28 luglio, non abbia già in programma le ferie estive, indisponibile a rinunciarvi.

Non solo. Come possono i membri della Commissione, di maggioranza come di minoranza, avere piena cognizione di tutti i documenti messi a disposizione appena 24 ore prima e formulare, oltre che a un convinto voto in Commissione, eventuali emendamenti al Piano economico-finanziario, atteso che andrebbero depositati entro le 15,30 sempre di oggi, ovvero 48 ore prima del Consiglio di giovedì? E sì che la pratica non è di poco peso (proprio il caso di dirlo) composta da 1 delibera di 14 pagine, 6 allegati tra  tabelle (70), pareri e relazioni varie (215) e l’istruttoria di ulteriori 10 fogli. 309 pagine da studiare e valutare in meno di 24 ore. Potere della maggioranza, che impiega mesi per predisporre gli atti ma pretende dai consiglieri una manciata di ore per ottenere l’auspicata benedizione.

Così lunedì, in diretta streaming, si aprono i lavori: Trippetti fa l’appello, un piccolo gruppo della minoranza resta in aula, ma il pallottoliere si ferma comunque a quota 12 (sarebbe bastata la presenza del sindaco per raggiungere la necessaria quota 13 ma era impegnato ad approvare in Giunta l’assestamento) insufficiente per proseguire. E tra le file della maggioranza sono in molti a mancare.

Trippetti fissa la seconda chiamata da lì a mezz’ora. Stavolta il sindaco c’è, la maggioranza quasi (all’appello mancano Buffatello, Filippi e Lleshaj) ma l’opposizione non ci sta a farsi strumentalizzare. Di nuovo 12, con la seduta definitivamente chiusa. Il Consiglio forse più veloce della storia cittadina, quasi un record.    

Consiglio record, l’opposizione “incapaci e arroganti, sono nel caos”

A stretto giro di posta arriva la presa di posizione di tutti i gruppi di minoranza, di centrosinistra e centrodestra, a dimostrazione della gestione del massimo consesso ma anche, a dire dell’opposizione, delle tensioni in atto tra forze politiche, a cominciare dai rapporti (escluse le occasioni per selfie e brindisi) tra lo stesso sindaco e il segretario del Pd nonché consigliere regionale Stefano Lisci.

“Quello che è accaduto oggi è l’ennesima dimostrazione dell’incapacità politica e dell’arroganza istituzionale dell’amministrazione Sisti. Il Consiglio comunale, regolarmente convocato per le 9:30, non si è potuto insediare per l’assenza del numero legale. Una situazione surreale, resa ancora più grave dal fatto che alla stessa ora era stata convocata anche la Giunta, impegnata sull’assestamento di bilancio. Il Sindaco, assente, sarebbe stato il tredicesimo consigliere necessario a far partire la seduta alle 9.30, ma ha scelto di ignorare il Consiglio e restare in Giunta. Alle 10:45, la maggioranza, nonostante la presenza del Sindaco, non è stata in grado di garantire con i consiglieri presenti il numero legale: il Consiglio è saltato.

Un fatto gravissimo che paralizza l’attività amministrativa e tradisce il mandato dei cittadini”. Fin qui le bordate alla governance. Ma ce ne è anche per il massimo consesso del parlamento: “L’assestamento di bilancio, licenziato dalla Giunta solo questa mattina, era stato inserito in modo improprio all’ordine del giorno, quando fino a poche ore prima era un semplice documento di lavoro. E per completare lo scempio, solo oggi ci è arrivata la convocazione della Commissione consiliare con la modalità dell’urgenza al fine di giustificare la convocazione per domani, con l’approvazione fissata per giovedì. Quale sarebbe l’urgenza, una pratica la cui scadenza per l’approvazione è fissata per il 31 luglio? Forse si usa il carattere dell’urgenza perché poi ci sono le vacanze? Scandalose forzature e imposizioni, a cui risponderemo con forza. Il motivo di tutto queste forzature ormai è chiaro: la maggioranza Sisti è nel caos.

I continui litigi interni, le liti tra il Sindaco ed il Consigliere regionale Lisci – come nel caso della delibera sui varchi della ZTL – dimostrano che non c’è nessuna visione, nessuna guida, nessuna capacità di governare.

Intanto la città paga il prezzo di questa inadeguatezza: oggi non sono state approvate due pratiche fondamentali, già condivise all’unanimità in Commissione, sulla variante geomorfologica al PRG e sui lavori di messa in sicurezza idraulica della Fabbreria. È ora di dirlo con chiarezza: questa amministrazione è inaffidabile, divisa, inadeguata. Spoleto non può più essere ostaggio dell’immobilismo e delle guerre interne della maggioranza. Se non sono in grado di governare, abbiano almeno la dignità di farsi da parte”.

Una situazione che di certo comporterà per giovedì una seduta fiume, il cui termine si preannuncia a notte fonda. Senza considerare gli ulteriori appuntamenti che dovrebbero interessare la maggioranza: dalla convocazione dell’assemblea della Vus fissata per il 30 luglio a quella, ancora da fissare, per le Farmacie comunali. Ferie permettendo, ovviamente.

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