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Consiglio degli studenti “incandescente” / Student's Office e Idee in Movimento “giocano sulla pelle degli studenti”

Redazione

Consiglio degli studenti “incandescente” / Student's Office e Idee in Movimento “giocano sulla pelle degli studenti”

Mer, 02/04/2014 - 23:37

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(Ale.Chi.) – Una seduta “incandescente” quella del Consiglio degli Studenti dell’Università degli Studi di Perugia dello scorso lunedì (31 Marzo). A surriscaldare il clima è stata la mozione presentata dal gruppo consiliare della Sinistra Universitaria-UDU Perugia, riguardante lo sblocco di 48 borse di studio da 997,66 € ciascuna, indirizzate agli studenti in condizioni economiche problematiche, come ad esempio il licenziamento, la cassa integrazione o la perdita del lavoro di un membro del nucleo familiare.
La questione delle borse straordinarie risale al 2011, anno in cui il Consiglio d'Amministrazione dell'UniPg approvò la delibera n.33, secondo la quale i fondi relativi all'a.a 2011/2012 destinati alle attività culturali gestiti dalle associazioni studentesche (47.887,73 €) sono stati devoluti e vincolati all'istituzione di borse di studio straordinarie per gli studenti capaci, meritevoli e in gravi difficoltà economiche. Dal 2011 ad oggi il bando per le borse in questione non è stato redatto, poiché il precedente Consiglio degli Studenti non ha proceduto alla delibera dei criteri di reddito e di merito attraverso cui queste borse dovevano essere assegnate. Il compito di prevedere al bando per le borse di studio spettava all'ufficio della Ripartizione didattica, che per un ritardo strutturale non ha ultimato la stesura del bando stesso durante i precedenti anni accademici.

“Ritenendo scandaloso e inaccettabile – spiega il capogruppo dell’UDU in CdS Andrea Marconiil fatto che dal 2011 ad oggi, in un momento di profonda crisi economica e sociale, il tema fosse caduto nel dimenticatoio, abbiamo provveduto a determinare attraverso una mozione i seguenti criteri per sbloccare i fondi e aiutare le famiglie più vulnerabili: soglia di reddito raddoppiata a 40.249,462 € rispetto ai 20.142,71 del bando Adisu, per poter includere tutti quegli studenti che alla presentazione del modello ISEE ad inizio anno accademico risultassero avere un reddito superiore a quello necessario per accedere alle borse ordinarie Adisu, ma il cui reddito reale percepito si sarebbe enormemente ridotto in caso di un licenziamento o di cassa integrazione di uno o di entrambi i genitori; criteri di merito invariati rispetto a quelli del bando Adisu; priorità assoluta da riservare agli studenti rientranti nelle suddette condizioni di difficoltà – continua Marconi – La mozione, contenente criteri logici e ragionevoli, è stata ostacolata con ogni espediente dall'asse di maggioranza formato dalle associazioni Idee in movimento e Student's Office, arrivando addirittura a richiedere al gruppo UDU di ritirarla e ripresentarla dopo una concertazione con la ripartizione didattica, richiesta ritenuta irricevibile in quanto tutti i consiglieri avrebbero avuto modo di approfondire e informarsi preventivamente sul tema, essendo la mozione allegata in forma integrale al momento della convocazione del Consiglio.”

La discussione – Ritenendo improcrastinabile una delibera del Consiglio sul tema, in modo da poter finalmente sbloccare i fondi, il gruppo UDU ha preteso che la mozione fosse messa al voto come prevede il regolamento dell'organo, aprendo ad eventuali emendamenti al testo. Le modifiche proposte e approvate a colpi di maggioranza dai gruppi consiliari Idee in movimento e Student's Office sono state due: l'abbassamento della soglia di reddito da 40.249,42 a 25.000 €, escludendo così la casistica di quei redditi modificatisi nel corso dell'anno accademico per sopraggiunta perdita del lavoro da parte dei genitori, e l'abolizione della parte della mozione in cui si richiedeva la priorità assoluta nell'assegnazione delle borse agli studenti con le sopracitate situazioni di difficoltà economica (con i voti contrari dei gruppi UDU, Rinascita Universitaria, Alleanza Universitaria e LSP).

Al termine delle votazioni, durante le quali lo stesso Giacomo Cagnoli, rappresentante di Idee e Movimento ha abbandonato l'aula per non esprimere la propria preferenza, mentre i suoi hanno seguito nella votazione la decisione espressa dal proprio gruppo, il capogruppo UDU Andrea Marconi ha così commentato: “Nel corso della seduta abbiamo espresso tutta la nostra amarezza e il nostro sdegno per l'atteggiamento di scarsa serietà e onestà intellettuale a cui abbiamo assistito. Abbiamo preso tristemente atto del fatto che la maggioranza che ha espresso e che sostiene il Presidente del Consiglio degli Studenti, pur di ostacolare l'azione di rappresentanza della minoranza pare disposta a giocare sulla pelle degli studenti, speculando e indebolendo i tentativi di tutela nei loro confronti con argomentazioni tragicomiche. Per senso di responsabilità il gruppo UDU ha votato compattamente a favore della mozione, seppur svilita e depotenziata, perché il nostro unico obiettivo è quello di tutelare i diritti degli studenti, e non saremo mai ascritti al gruppo di coloro i quali mirano a rallentare i processi decisionali in nome di meri calcoli politici o interessi di parte. Continueremo con la stessa forza il nostro lavoro, con la speranza che prima o poi le priorità degli studenti diventino una vera priorità anche per chi ad oggi non ha dimostrato di spiccare in lungimiranza e in senso di responsabilità. Continueremo con la determinazione di chi si impegna quotidianamente per tutelare i diritti dei propri colleghi, supportati dalla responsabilità e dalla riconoscenza per la fiducia che gli studenti dell'Ateneo di Perugia ci hanno dimostrato decretando la Sinistra Universitaria-UDU Perugia prima lista d'Ateneo.”

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