Ritocchi alle tariffe anche per mense scolastiche (40 cent in più al giorno), palestre, palazzetti e case di riposo | Sgravi fiscali fino al 70% per il suolo pubblico
Il Consiglio comunale di Città di Castello ha approvato a maggioranza (15 favorevoli e 8 contrari) il bilancio di previsione finanziario 2023-2025, che prevede ritocchi su alcune delle tariffe dei servizi a domanda individuale, in particolare su quelle ferme dal 2017 e dal 2018.
In aumento
Tra gli altri aumentano infatti i buoni pasto per la mensa scolastica (40 centesimi in più al giorno per il primo figlio, con riduzione per il secondo, esenzione per il terzo ed esenzioni totali in base al parametro ISEE) ma anche le tariffe per palestre, palazzetti, campi sportivi, case di riposo e concessioni cimiteriali.
Tari
Per quanto riguarda la Tassa sui rifiuti (Tari), il calcolo risente del Piano Economico Finanziario (PEF), validato dall’AURI e definito sulla base delle indicazioni di Arera, che prevede un aumento del 4,5% rispetto al 2022. Ci sarà quindi un incremento delle tariffe domestiche e non domestiche, “che però restano tra le più basse della regione con esenzione delle popolazioni residenti attorno alla discarica e conferma dei servizi gratuiti ai cittadini” ha sottolineato l’assessore al Bilancio Mauro Mariangeli. Le agevolazioni per le famiglie saranno compensate da un maggiore sacrificio richiesto alle aziende, in considerazione degli sgravi di cui avevano beneficiato l’anno scorso.
Imu e Irpef
La manovra 2023 prevede l’invarianza dell’Imu (7 milioni 720 mila euro di entrate a fronte dei 7 milioni 670 mila euro del 2022), senza alcun aumento delle aliquote generali e la conferma di quelle particolareggiate per locazioni a canone concordato, comodato gratuito a parenti entro il primo grado e alloggi per case popolari. Invariata rispetto al 2022 anche l’addizionale Irpef, per la quale vengono confermati i 4 scaglioni e la soglia di esenzione a 13.400 euro.
“Manovra 2023 costruita per garantire servizi e sgravi per famiglie bisognose”
“Il bilancio 2023 è stato costruito per garantire i servizi pubblici ai cittadini e investire sul Pnrr (quasi 20 milioni andranno a finanziare 25 interventi) – ha precisato Mariangeli – è stato condiviso dalle associazioni di categoria datoriali e oggetto di un verbale di accordo anche con le organizzazioni sindacali dei lavoratori, con le quali l’amministrazione comunale si è impegnata ad aumentare, in fase di variazione di bilancio, il budget previsto per gli sgravi sulla Tari a beneficio delle famiglie bisognose“.
Suolo pubblico
Per migliorare l’accoglienza turistica, con la manovra vengono inoltre introdotti sgravi fiscali fino al 70% per l’occupazione del suolo pubblico in favore delle attività del centro storico e del resto del territorio comunale che apriranno nei giorni festivi e agevolazioni per incentivare gli esercizi commerciali in alcune zone della città.
Le reazioni di minoranza e maggioranza
Le minoranze hanno riconosciuto l’impegno dell’amministrazione comunale sul Pnrr, ma hanno votato contro il bilancio di previsione finanziario 2023-2025 non condividendo gli aumenti dei costi di Tari, tariffe sportive, ristorazione scolastica e costi pubblicitari per le attività, ma anche il progressivo indebitamento dell’ente. Critiche sono arrivate anche per la mancanza di programmazione per scelte come la ZTL, per i criteri per l’attribuzione delle agevolazioni previste per le attività del centro storico, per l’attenzione al decoro urbano.
La maggioranza ha invece motivato il voto favorevole evidenziando la capacità del Comune di fronteggiare l’inflazione e i costi energetici, riuscendo a salvaguardare tutti i servizi. Giudizio favorevole anche per aspetti come la soddisfazione della quasi totalità della domanda per gli asili nido, l’efficienza dei servizi di ristorazione e trasporto scolastici, oltre alle tariffe per i servizi a domanda individuale e per i rifiuti tra le più basse dell’Umbria.