Sono stati rinnovati questa mattina (martedì 3 luglio), nella Sala Consiliare del Comune di Gubbio, i ‘Protocolli di legalità e prevenzione dei tentativi di infiltrazione’, siglati dal Prefetto di Perugia Raffaele Cannizzaro e dai sindaci dei Comuni del comprensorio dell’Alto Tevere e dell’Alto Chiascio (Gubbio, Città di Castello, Umbertide, Citerna, Gualdo Tadino, San Giustino, Montone e Pietralunga, quest’ultimo assente), alla presenza anche del Questore Giuseppe Bisogno, del comandante della compagnia Carabinieri di Gubbio Giuseppe Zago, e del maresciallo capo della Guardia di Finanza di Gubbio Claudio Tavernelli.
A fare gli onori di casa il sindaco Filippo Mario Stirati, che ha sottolineato la fondamentale importanza del lavoro di squadra svolto in questi anni: “Sono onorato di ospitare il rinnovo di questo patto per la legalità e la trasparenza. I protocolli rinsaldano le strategie messe in atto da prefetto, questore, sindaci e vertici territoriali delle forze dell’ordine, per compiere passi avanti sul piano della sicurezza del territorio. Abbiamo operato nel concreto per scongiurare infiltrazioni della criminalità organizzata nel tessuto economico e nei settori chiave di appalti, commercio e gestione immigrazione. Sappiamo che l’Umbria non è indenne da fenomeni di questa natura e non sottovalutiamo segnali di allarme ma la rete sociale ‘virtuosa’ messa in atto opera soprattutto per prevenire e scongiurare formazioni malavitose e traffici illeciti. Prefetto e Questore ci assicurano il massimo della collaborazione e dell’intesa e lo abbiamo potuto constatare anche in occasione delle problematiche legate alla sicurezza”.
Positivi e incoraggianti i risultati sin qui ottenuti, come ha sottolineato il Prefetto Cannizzaro: “In 3 anni di attivazione dei Protocolli, abbiamo messo a segno circa 25 interventi antimafia in provincia di Perugia. Il sommerso viene portato in superficie e lo scambio di dati e informazioni consente di individuare tempestivamente fenomeni patologici. L’attenzione verso infiltrazioni mafiose è massima proprio perché l’Umbria ha una qualità della vita elevata ed esercita una forte attrattiva verso il riciclaggio o l’investimento di soldi sporchi”.
Anche il Questore Bisogno ha espresso valutazioni positive per la squadra operativa costituitasi in Umbria, dove opera da 6 mesi, e ha ribadito la strategia fondamentale della prevenzione per stroncare ogni fenomeno illecito. La firma dei Protocolli da parte dei sindaci ha chiuso l’incontro tecnico e operativo.