Ad Assisi si profila una disfida alla Peppone vs Don Camillo, con il Comune che intima alla Pro loco di Capodacqua (committente) e alla Parrocchia di Sant’Apollinare (proprietaria dei terreni) di abbattere dei manufatti abusivi, realizzati dall’associazione.
Secondo il consigliere di opposizione Emidio Fioroni (Lista Bartolini), il caso si è aperto lo scorso luglio, ma da allora è rimasto in sordina, anche se rischia di esplodere tra poche settimane, quando dovrebbe cominciare la Festa della Ciliegia, senza dimenticare che tali spazi sono importanti luoghi di aggregazione della popolosa frazione.
Con un’ordinanza dello scorso luglio, il sindaco Stefania Proietti avrebbe intimato la rimessa in pristino, entro 90 giorni, “di quanto realizzato senza i necessari permessi di costruire o in totale difformità ad essi quali locali, coperture, cucina, tettoie, box”, non è chiaro cosa sia successo da allora, ma pare che le strutture, nonostante di giorni ne siano passati più di 90, sono ancora in piedi.
“Quale futuro – si chiede Fioroni – ci sarà per le strutture che sono state realizzate sul terreno appartenente alla Parrocchia? Ritengo doveroso che su tale delicata situazione sia presa una decisione e che si esprimano sia il sindaco sia il vescovo in considerazione della valenza che l’area riveste per la frazione e, più in generale, per il territorio”. Secondo il consigliere comunale demolendo gli abusi, ma ci sarebbe anche una soluzione alternativa, prospettata dall’attuale parroco, recentemente arrivato a Capodacqua: al Comune sarebbe stata prospettata l’acquisizione dell’area e dei manufatti e l’Ente potrebbe poi affidarla alla stessa Pro loco? Ma la strada non è agevole: “Chi metterà le strutture a norma prima di assegnarle? Il vescovo può accettare una soluzione del genere che priverebbe la parrocchia della proprietà del terreno avuto tramite donazione? Una soluzione del genere non rischia di creare un precedente pericoloso?”.
(Nella foto di copertina un momento conviviale nella struttura, negli anni passati)