E’ diventato “Dottore” a 70 anni. Ivano Rampi si è laureato a Firenze, alla Facoltà di Psicologia, corso di laurea in Scienze e Tecniche Psicologiche (Università eCampus), discutendo una tesi sugli “Effetti della comunicazione e uso dei media digitali su comportamento e sviluppo individuale“.
Il neo dottore, originario di Sellano in Valnerina ma residente da sempre a Città di Castello – dove ha trovato lavoro come funzionario alla Fattoria Autonoma Tabacchi (ora in pensione dopo 42 anni di servizio) e messo su famiglia, fra impegno politico, come consigliere comunale, dirigente di partito e tanto volontariato – ha deciso qualche tempo fa di riaprire i libri e aggiornare quel vecchio libretto degli esami, sparsi negli anni fra una università e l’altra.

Senza esitazione si è presentato al cospetto della commissione – relatrice Tindara Caprì e presidente Farahi Farnaz – per discutere il progetto che ha concluso un percorso di vita. Dopo il compleanno, il 70° pochi giorni fa (il 7 gennaio), quello di oggi è di fatto il regalo più bello per il Dottor Rampi.
“Questo traguardo rappresenta il coronamento di un sogno nato nella mia gioventù, una meta a lungo inseguita e finalmente raggiunta. E’ la dimostrazione che non è mai troppo tardi per realizzare i propri desideri, con dedizione e perseveranza. Tutto ciò lo devo alla mia famiglia, radice e rifugio, che mi ha dato sostegno, amore e la forza per non arrendermi mai, anche di fronte al passare del tempo: a mia moglie Paola (nella foto sotto) che ha saputo essere la mia roccia. Questa tesi è anche il frutto della sua competenza”, ha dichiarato il neo-dottore, facendo riferimento anche alle figlie Valentina e Marta e al nipote Giordano.

Un pensiero commovente, infine, Rampi lo ha riservato poi agli anziani ospiti e persone non autosufficienti della residenza protetta Asp “Muzi Betti”, dove da anni svolge il ruolo di consigliere nel Cda presieduto da Annalisa Lelli: “A loro che sono parte della mia vita un pensiero particolare con gratitudine per quello che ogni giorno mi danno come affetto, vicinanza e insegnamento”.